Il conto alla rovescia sta per scadere e domenica 9 aprile, nel giorno della Santa Pasqua, prenderà il via l’edizione 120 della Parigi-Roubaix. La mitica Classica del ciclismo mondiale, definita “Inferno del Nord” per le grandissime difficoltà che i corridori dovranno incontrare lungo il percorso anche dal punto di vista climatico, sarà l’evento principale di un giorno così speciale.
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Ai nastri di partenza Filippo Ganna è da considerarsi tra gli osservati speciali, avendo messo in mostra una buona condizione in avvicinamento a questa gara, citando il secondo posto nella Milano-Sanremo. Certo, la caduta nella Gand-Wevelgem sarebbe stato meglio evitarla, ma per il campione di Verbania niente di così importante. In questo senso, è stato saggio preservarsi in vista di una gara così impegnativa. L’azzurro, infatti, ha deciso di saltare il Giro delle Fiandre lo scorso fine-settimana.
“La gente dice che la Parigi-Roubaix è una gara fantastica, ma non è così. E’ divertente per le persone che la guardano in televisione o dal ciglio della strada, seduti in un camper. Ma i corridori non possono dire che gli piaccia. Devi essere un po’ matto per amare la Roubaix. E’ una corsa dolorosa, mette a dura prova il fisico“, le impressioni del corridore nostrano (fonte: ANSA).
“L’anno scorso (quando arrivò 35° ndr) sono stato male poche settimane prima. Non ero al massimo della forma. Questa volta è molto diverso. Ho buone ragioni per crederci. Essere in bicicletta su una pista liscia non è paragonabile allo sforzo da produrre su strade sconnesse. La Roubaix è fatta di sforzi intensi intervallati da periodi di, relativo, recupero sull’asfalto. Questi cambi di ritmo non mi piacciono molto, ma è così. Rinuncia al Fiandre? L’esperienza mi ha insegnato che devi essere molto fresco quando ti avvicini a questa gara“, ha sottolineato il ciclista della Ineos-Grenadiers.
Gestione quindi delle risorse prima e anche durante la corsa: “Il principio sarà lo stesso: economizzare quanto più possibile, arrivare il più freschi possibile alla Trouée d’Arenberg (a circa 100 chilometri dal traguardo ndr). Poi non sarà più possibile, sarà una corsa infernale“, l’idea dell’azzurro.
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