La creatura di Corrado Herin è andata evolvendosi negli anni ed oggi si propone ad un’ampia platea di appassionati della mountain bike. Nella località valdostana, a 4mila metri d’altezza, tracciati dedicati agli appassionati di downhill e freeride e percorsi che richiamano crosscountrysti ed e-Biker.
Naturalmente anche Pila, splendida località Valdostana, ha potuto riaprire le sue strutture nei tempi e nei modi imposti dalle leggi emanate per il contrasto della pandemia. Davide Vuillermoz Curiat, Presidente Pila S.p.A., ci ha spiegato in modo sintetico l’offerta del comprensorio di Pila che sarà aperto tutti i giorni fino al 7 settembre.
Il Bike Stadium propone 16 piste da dh e freeride con diversi gradi di difficoltà, sulle quali si allenano discesisti famosi e giovani di belle speranze. Pila-Aosta Free Ride è un tracciato adatto a tutti gli appassionati di questa specialità, ha una lunghezza di 8 km su 1.170 m di dislivello che possono essere aumentati rispettivamente a 11 km e 1.730 m sfruttando i tracciati a monte.
Ancora più lungo il Descarpa Bike che prende il via dall’arrivo della seggiovia “Couis 1” situata a 2.700 m sul livello del mare e raggiunge Aosta in 15 km e 2.100 m di dislivello negativo. Inoltre, per gli appassionati del cross country, è disponibile una pista permanente di 4 km enumerosi trail per un totale di 185 km.
Ma l’esperienza più esaltante l’abbiamo vissuta in sella ad una e-Bike da enduro, accompagnati da un’esperta guida locale che ci ha fatto assaporare percorsi situati nella parte meno frequentata di Pila BikeLand, immersi in una natura sontuosa, ricca di colori e fragranze alpine che hanno stimolato i nostri sensi invogliandoci ad una serie di soste contemplative.
Le lunghe giornate estive a Pila possono essere allietate da soste per ricaricare le batterie (non solo quelle della nostra e-Bike): niente di meglio che approfittare dell’accoglienza degli ottimi ristoranti dislocati nell’area. I ristoratori e gli albergatori della Valle D’Aosta hanno nel loro DNA lo spirito più genuino dell’ospitalità che è uscito ulteriormente rafforzato dall’esperienza del Lokdown: nei tre giorni di permanenza a Pila siamo stati letteralmente viziati dai valdostani che ci hanno accolto in strutture raffinate e ci hanno proposto piatti e vini tipici sapientemente confezionati con materie prime di eccellente qualità.
Infine, sempre per privilegiare i momenti all’aria aperta, è stato incrementato il numero di tavoli da pic-nic dove ci si può ristorare gustando il proprio pranzo al sacco oppure avvalersi dei gustosi lunch box messi a disposizione dai ristoranti.
Negli ultimi anni Pila ha sviluppato percorsi e strutture dedicate alla famiglia e ai principianti, come la scuola di mountain bike, la pump track ed il nuovissimo flow-trail disegnato da Roberto Vernassa, CommissarioTecnico DH, che ha realizzato un percorso fruibile non solo dai principianti.
Senza dimenticare la possibilità di effettuare inebrianti escursioni a piedi, utilizzando la fitta rete di sentieri da percorrere in lungo e in largo per tutto il comprensorio.
Per le famiglia vi è, inoltre, la possibilità di accedere al Parco Avventura “Pila Adventure Park” secondo le nuove regole di sicurezza. Qui, grandi e piccini potranno divertirsi tra 5 percorsi di differente difficoltà e ben 40 piattaforme. Ponti tibetani, passerelle sui tronchi, teleferiche e ponti di rete scateneranno l’adrenalina e vi faranno sentire degli aspiranti Indiana Jones.
Per i Biker che vogliono provare l’ebbrezza della downhill o per coloro che si vogliono approcciare al mondo della pedalata assistita, infine, sono disponibili alla partenza della seggiovia di Chamolè e all’arrivo della telecabina due attrezzatissimi centri di noleggio bici ed attrezzature di ottimo livello.
Info: www.pila.it
a cura di Roberto Diani -Copyright © iNBiCi Magazine