Il vincitore del Tour 2020, dell’UAE Tour e della Tirreno – Adriatico 2021, conquista la sua prima Classica Monumento in carriera, la Liegi – Bastogne – Liegi.
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Nella volata su Quai des Ardennes lo sloveno supera Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quickstep), David Gaudu (Groupama-FDJ) ed Alejandro Valverde (Movistar), succedendo nell’albo d’oro al connazionale Primoz Roglic.
La Doyenne parla ancora sloveno e consacra Tadej Pogacar come il corridore n.1 al mondo: il portacolori della UAE Emirates chiude in bellezza la sua primavera 2021, dove ha ottenuto ben sei successi: una tappa e la classifica generale all’UAE Tour e alla Tirreno-Adriatico, una tappa al Giro dei Paesi Baschi ed infine la Liegi-Bastogne-Liegi.
Sette uomini hanno fatto parte della fuga: Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise), Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal), Sergei Chernetski (Gazprom-Rusvelo), Loic Vliegen con Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty Gobert) e Laurens Huys con Mathijs Paasschens (Bingoal – Wallonie Bruxelles), che hanno ottenuto fino a circa 9′ di vantaggio e resiste fino alla Redoute. Huys, Vliegen, Marczynski e Rota sono gli ultimi a desistere per essere poi raggiunti da un coraggioso Richard Carapaz, autore di una iniziativa solitaria.
L’ecuadoregno della Ineos-Grenadiers viene ripreso sulla Cote de la Roche-aux-Faucons, dove entra in azione Davide Formolo: l’italiano, già secondo qui alla Liegi, crea la selezione ideale e poi attacca il quintetto con Pogacar, Alaphilippe, Gaudu, Valverde e Woods, facendo staccare Primoz Roglic, campione uscente.
I cinque al comando tentennano inizialmente e poi si danno cambi regolari nella picchiata su Liegi. All’ultimo chilometro Valverde si mette in testa al gruppetto, chiuso da Alaphilippe e Pogacar. A far partire la volata è Gaudu dopo una fase di studio fino ai -300 metri, il transalpino passa in testa ma viene superato prima da Alaphilippe e negli ultimi metri anche da Pogacar, che si prende la sua prima Monumento in carriera. Davide Formolo è il migliore degli italiani, sedicesimo.
La reazione di Tadej Pogacar: “Sono senza parole, amo questa corsa e la volevo vincere. E’ incredibile, lo sprint finale è stato complicato.
Ho voluto mantenere la ruota di Alaphilippe e poi ho avuto anche fortuna nel riuscire a superarlo. Inizialmente non ero sicuro di avercela fatta, è andata bene. Se sono il n.1 al mondo? Non lo so, io vivo il ciclismo come un sogno. Eravamo molto dispiaciuti per non aver disputato la Freccia Vallone mercoledì, anche per il mio compagno di squadra Marc Hirschi che voleva difendere la vittoria dell’anno scorso, e questo ci ha dato motivazione in più. Ora mi riposo con la famiglia e mi riprenderò ad allenarmi in vista del Tour de France”.
Il World Tour torna da martedì prossimo con una prestigiosissima gara a tappe, c’è il Tour de Romandie in Svizzera.
a cura di Andrea Giorgini ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine