Aggiornate le vostre idee se dicendo “Polini” vi vengono in mente solo marmitte e motori speciali per auto e moto.
Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli
i commentatori del cisclimo su Eurosport Italia
Scopri di più
Forse pochi sanno che la storica azienda bergamasca che sui motori ha costruito il suo business, in realtà è partita proprio dalle biciclette, visto che il fondatore Battista Polini, di rientro dal fronte, nel 1945, apre la sua piccola officina e si specializza proprio nella elaborazione delle biciclette.
Curioso pensare che, più o meno sessanta anni dopo – siamo nel 2017 – l’azienda di Alzano Lombardo è rientrata in grande stile nel mondo bike, ma questa volta lo ha fatto forte di tutta l’esperienza maturata con i motori, ma sempre senza perder di vista la matrice originaria imperniata attorno alle due ruote a pedali. Nel 2017 Polini entra nel segmento dei motori per e-bike, e lo fa con un motore che noi di InBici abbiamo avuto il modo di provare come potrete vedere nel video.
Ciò che abbiamo testato in un uggioso martedì di fine maggio è stato il motore EP3+ montato su una gravel brandizzata Polini.
Si tratta dell’evoluzione più aggiornata di un motore che Polini ha introdotto nel 2017 e che si è subito distinto dai tanti altri sistemi di assistenza già in quel momento prodotti per la “e-bike industry” per via delle sue caratteristiche tecniche.
«La filosofia di Polini è quella per cui il motore da e-bike deve essere potente, perché è di questo che ha bisogno una bici che si chiama “a pedalata assistita”, ma al tempo stesso questa potenza deve essere fornita in modo leggero, quasi “gentile” e soprattutto deve essere modulabile al massimo da parte dell’utente»: Davide Burini è il responsabile dell’area e-bike all’interno di Polini. È lui che ci ha preparato la gravel che abbiamo testato nel video, ed è lui che ci spiega la filosofia con cui la sua azienda ha approcciato il mondo e-bike.
Potenza che si può controllare
L’EP3+ è un motore e-bike potente, insomma; e questo nonostante il fatto che oggi alcuni player del mondo desi sistemi e-bike stiano investendo in sistemi di assistenza più “light”, motori il cui obiettivo è quello di donare un supporto elettrico che sia il più possibile vicina a quello che è il reale feeling, le reali sensazioni del pedalare su una bici tradizionale. Per Polini no, la filosofia è differente.
Le nostre impressioni? “Smanettando” un bel po’ con i livelli di assistenza e con le numerose mappature disponibili sulla nostra gravel motorizzata Polini, a tutto abbiamo pensato meno che a un ‘assistenza aggressiva, di quelle con fastidioso effetto “trascinamento” o “motorino”. Piuttosto la carta vincente di Polini è la modulabilità di una piattaforma che offre tutti i possibili gradi di assistenza, dai più “light” ai più “strong”.
Modulabilità: la carta vincente
L’EP3+ ha in effetti tra le sue carte vincenti l’estrema modulabilità, che se da una parte – quella della massima potenza – è capace di una assistenza “boost” che si fa sentire eccome, dall’altra – quella dei regimi più bassi – ha invece tutta la naturalezza di una spinta leggera, graduabile, appunto una spinta “gentile”.
Come vi spieghiamo nel video a tutto questo poi si aggiungono caratteristiche dimensionali conformi a quelle delle bici tradizionali, con un ingombro laterale tra i più ridotti della categoria, in modo da rendere una bici motorizzata Polini dimensionalmente identica a una “muscolare”.
Un motore, due versioni
L’EP3è+ è proposto da Polini in due versioni; c’è quella standard che abbiamo provato noi, e che eroga una coppia massima di 75 Nm;
inoltre c’è la versione contraddistinta con la sigla MX, che con i suoi 90 Nm di coppia massima si addice di più alle e-mtb.
Nel caso della EP3+ da noi testata, invece, i 75 Nm di coppia la adattano di più all’utilizzo stradistico oppure gravel, esattamente come nel caso nostro.
In entrambi i casi il peso del motore è di 2950 grammi, il sistema è in grado di erogare assistenza fino ad una frequenza di pedalata massima di 120 colpi al minuto e ovviamente “stacca” oltrepassati i 25 km/h, come impongono le normative comunitarie.
Software ad-hoc
Il motore si avvale si un software proprietario, il PDC, Polini Dynamic Control, sviluppato con in mente quattro obiettivi:
- massima precisione nella erogazione della coppia
- reattività nel seguire le variazioni di cadenza di pedalata
- riduzione del tempo di risposta del motore quando si imprime forza sulla pedaliera e riduzione del tempo dell’interruzione nell’erogazione di forza quando si smette di pedalare
- incremento dell’assistenza attiva fino alle 120 pedalate al minuto
Tutto questo grazie ad una serie di sensori (di torsione, di cadenza e di velocità) che interpretano e “leggono” la spinta in modo da restituire un assistenza elettrica che sia il più naturale possibile
Mappature personalizzabili
L’E-P3+ dispone inoltre di cinque mappature con cui personalizzare lo stile di riding: tre di queste sono prestabilite, due sono interamente configurabili attraverso l’applicazione proprietaria. Nel dettaglio le mappature prestabilite sono la:
- Touring: dolce e progressiva, ideale per un utilizzo quotidiano e maggiore durata di autonomia
- Dynamic: dal carattere sportivo, ma allo stesso tempo naturale e preciso.
- Race: senza compromessi, una vera e propria mappa da gara, per offrire il massimo delle prestazioni
Con la semplice pressione di un tasto sul display è inoltre possibile utilizzare la funzione “camminata assistita”, che a una velocità di 6 km/h agevola nei casi in cui serve spingere a mano l’e-bike.
Anche una app dedicata
L’applicazione proprietaria Polini E-Bike è compatibile con tutti gli smartphone con sistema operativo iOS e Android; dialoga via bluetooth con il sistema, per una condivisione diretta dei dati, per la gestione delle mappe motore e inoltre per le funzioni di diagnostica e impostazioni generali del sistema.
Utilizza un’interfaccia semplice e intuitiva.
La app impiega quattro modalità:
• Display: visualizza sullo smartphone l’intero display per una visione più chiara di tutti e i dati e permette di selezionare il livello di assistenza, le mappe, la funzione luci, e di resettare il trip
• Setup Mappe: possibilità di creare due mappe personalizzate (Custom 1, Custom 2) partendo dalle caratteristiche di una delle preimpostate tra TOURING, DYNAMIC e RACE
• Statistiche: con le informazioni e le statistiche di viaggio, utili per analizzare le performance del ciclista dall’ultimo reset effettuato
• Diagnostiche: visualizza lo stato di salute del motore, della batteria e del sistema
• Impostazioni: contiene le informazioni generali e la possibilità di setting per ottimizzare l’esperienza d’uso
L’unità di controllo TFT Polini
Per gestire e monitorare le funzioni utili c’è il display TFT Polini: sfrutta uno schermo a colori da 2,5 pollici con tecnologia adattive light, ovvero adatta automaticamente colore ed esposizione in base alla luce ambientale.
Sul display trovano spazio le informazioni di velocità, distanza, potenza di pedalata del ciclista, cadenza, potenza del motore e autonomia residua delle batterie.
Il comando di gestione delle funzioni e delle schermate del display è ergonomico, con due tasti contrapposti che assicurano sempre una presa salda con “pollice e indice” sul manubrio.
Le batterie: autonomia senza rivali
Il sistema Polini EP3+ si avvale di un sistema di alimentazione anche questo proprietario, con batterie al litio sviluppate su specifica per questo motore: le batterie forniscono al motore una corrente continua e potente, migliorando le prestazioni e riducendo il tempo di ricarica.
Entrambe le batterie disponibili sono destinate all’alloggiamento nel tubo diagonale della e-bike.
Le batterie sono dunque due, funzionali alle varie tipologie di bicicletta sulla quali saranno destinate.
Nel caso del nostro test, ad esempio, la batteria da 500 Wh è stata la più congeniale alla bici e al percorso gravel su cui abbiamo pedalato; si tratta di una batteria relativamente leggera, dalle dimensioni ridotte.
Per tipologie di utilizzo che necessitano di maggiore autonomia c’è però anche una più capace batteria da 880 Wh. In questo caso l’autonomia massima indicativa arriva fino a 300/350 Km.
Oltre alla batteria di serie, il sistema EP3+ prevede anche la possibilità di montare la Bottle Battery, ovvero una batteria addizionale (o range extender) da montare al posto del portaborraccia nel caso in cui – come nel caso nostro – si utilizzi la batteria da 500 Wh.
In questo caso la batteria pesa poco più di un chilo di peso ed aggiunge altri 250 Wh di autonomia al sistema, con una connessione semplice grazie ad un connettore di ricarica con attacco a baionetta.
La Bottle Battery si distingue per un pulsante di accensione a Led e per un design studiato anche per aumentarne la resistenza conto gli agenti atmosferici.
Mappature e autonomie: ecco le indicazioni di Polini
Per ulteriori domande tecniche: ebike@polini.com
Ulteriori informazioni: Polini e-bike
a cura di Maurizio Coccia – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata