Un calendario rivoluzionato per il mondo del ciclismo a causa del Coronavirus. Il prolungamento della quarantena in Francia, con il divieto di svolgere grandi eventi fino a metà luglio, ha comportato ufficialmente lo slittamento del Tour de France.
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Una notizia messa in conto già da qualche settimana, ma dinanzi la conferma ufficiale diventa sempre più importante trovare una soluzione. In questi giorni i vertici dell’UCI sono al lavoro con gli organizzatori per ripianificare una stagione che appare compromessa, ma gli scenari appaiono decisamente complessi.
Al momento si resta nel campo delle ipotesi, poiché i primi chiarimento della ASO, società organizzatrice della Grande Boucle, potrebbero arrivare solamente il 15 maggio. In questa data Proudhomme e soci dovrebbero fare il punto della situazione, sfruttando una evoluzione del quadro epidemiologico più chiaro.
Resta al momento alla finestra anche la Vuelta a España. In programma dal 14 agosto al 9 settembre, la gara a tappe spagnola potrebbe essere toccata da eventuali cambi di calendario. “Per il momento le date restano, per ora tutto è possibile – ha dichiarato il capo dell’organizzazione Javier Guillen, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport – Per ora non è possibile fare ipotesi, l’importante è che si torni a correre”.
L’andamento dell’epidemia al momento non lascia spazio a supposizioni. E’ verosimile immaginare che qualche decisione più chiara verrà assunta in presenza di una contrazione del contagio più definita. Al momento, purtroppo, malgrado qualche dato incoraggiante la strada sembra essere lunga e in salita.
a cura di Luca Pellegrini per iNBiCi magazine