Questo matrimonio non s’ha da fare. Riprendendo la famosa fase pronunciata dai bravi a Don Abbondio nei Promessi Sposi si può analizzare il rapporto fra Marcel Kittel e la Katusha – Alpecin. Il tedesco nella giornata di ieri ha infatti rescisso consensualmente il contratto che lo legava alla squadra WorldTour dopo un anno e mezzo molto travagliato in cui non sono mancate le critiche nei suoi confronti da parte degli stessi dirigenti della Katusha – Alpecin. Un rapporto quindi che non è mai decollato dal punto di vista umano, ma soprattutto sportivamente parlando con sole tre vittorie di cui solo una in questo 2019. Non è la prima volta però che il velocista tedesco chiude in maniera burrascosa il suo rapporto con una squadra visto che questo era avvenuto già con la Giant – Alpecin e poi con la Etixx – QuickStep. Con la squadra tedesca Kittel era stato lanciato nel grande ciclismo diventando uno dei migliori velocisti al mondo. Purtroppo però la stagione 2015 di Kittel fu condizionata da alcuni problemi fisici ad inizio anno e poi nella seconda parte da alcune problematiche con la squadra che lo escluse prima dalla selezione per il Tour de France e poi da quella per la Vuelta a España con il team tedesco che gli preferì John Degenkolb. Inevitabile a quel punto l’addio a fine anno, nonostante un contratto anche per la stagione successiva, con Kittel che approdo alla Etixx – QuickStep per prendere l’eredità del suo rivale Mark Cavendish. Il primo anno con la squadra belga fu ottimo con ben 12 vittorie e nel secondo riuscì a fare ancora meglio con ben 14 successi. L’esplosione di Fernando Gaviria però convinse Kittel a non rinnovare il contratto con la squadra belga, con Lefevere che ha più volte sottolineato la sua delusione per come è finito il rapporto, ed accettare l’offerta della Katusha – Alpecin.
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Ora un nuovo addio per Kittel che ora dovrà decidere cosa fare. Il tedesco festeggerà domani 31 anni e rilanciarsi per l’ennesima volta non è sicuramente facile. Si potrebbe quindi pensare ad un suo ritiro anche se lo stesso sprinter di Arnstadt ha in parte allontato questa possibilità spiegando quello che è il suo obbietivo: “Vorrei ritornare a correre in futuro e troverò un modo per riuscirci. Questo è la più grande sfida della mia carriera e voglio affrontarla”. Kittel se ritroverà le giuste motivazioni vorrebbe quindi tornare ad attaccare il dorsale sulla schiena, ma sembra difficile che una squadra importante possa scommettere a stagione in corso su un corridore certamente non economico, che ha bisogno di diversi corridori pronti a mettersi a sua disposizione nelle volate.
A cura di Riccardo Zucchi per iNBiCi magazine