Le qualità di Michael Albasini (Orica GreenEDGE) non le scopriamo certo oggi, più volte in risalto in arrivi per velocisti movimentati lo svizzero è una certezza.
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Oggi però ha portato a termine un autentico capolavoro, vincendo l’ultima frazione del Giro di Romandia dopo una fuga durata l’intera giornata e un ultimo chilometro spettacolare. Secondo Andrey Amador Bipkazakova (Movistar Team), terzo Wilco Kelderman (Team LottoNL – Jumbo); entrambi compagni di fuga. Da segnalare per l’Italia il quarto posto di un ottimo Niccolo Bonifazio (Trek-Segafredo) che lancia segnali importanti per il prosieguo di stagione.
Per l’arrivo del Giro di Romandia a Ginevra e la conclusione della rassegna in Svizzera le novità non mancano sin dal mattino, giungono infatti le notizie di abbandoni importanti quali quelli fra gli altri di Marcel Kittel (Etixx – Quickstep), Rafal Majka (Tinkoff), Rigoberto Uran (Cannondale Pro Cycling Team) e Mikel Nieve Iturralde (Team Sky); per loro tanti chilometri messi nelle gambe e ritmo di gara acquisito. Tappa per velocisti ma con un percorso mosso nella parte centrale e i nomi da protagonisti degli uomini in fuga ci raccontano tutto questo, vanno via poco dopo la partenza in dieci: Chris Froome (Team Sky), Carlos Verona Quintanilla (Etixx – Quickstep), Andrey Amador, Michael Albasini, Jerome Coppel (IAM Cycling), Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Wilko Kelderman, Moreno Moser (Cannondale Pro Cycling Team), Sander Armee (Lotto Soudal) e Tsgabu Gebremaryam Grmay (Lampre – Merida). Provano a inseguirli anche Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) e Brent Bookwalter (BMC Racing Team) ma senza successo. Il gruppo controlla e il vantaggio massimo è attorno ai tre minuti, Sander Armèe battaglia sui Gpm di giornata aggiudicandosi matematicamente la classifica già dopo la metà percorso.
A tirare dietro la Movistar del leader Nairo Quintana (Movistar Team) e la Dimension Data; i team controllano la situazione e intanto riducono il vantaggio evitando altri scatti in testa al gruppo. A circa trenta chilometri dall’arrivo il vantaggio è dimezzato; ai meno quindici gli uomini più veloci in fuga tra cui Albasini, Verona, Amador e Kelderman rilanciano l’andatura acquisendo un leggero vantaggio sugli altri componenti la fuga. Il finale è thrilling: intorno ai meno cinque gli inseguitori dei quattro sono ripresi, e in testa al gruppo la lotta è per tenere le posizioni; i quattro mantengono una trentina di secondi di vantaggio. Sino all’ultimo chilometro l’incertezza segna la corsa; dopo la flamme Rouge il capolavoro di Albasini che parte lungo e tiene bene sino allo striscione dell’arrivo. Stile fenomenale per lo svizzero che ha dimostrato una netta superiorità rispetto agli avversari della volata.
Nulla cambia nella generale con Nairo Quintana che oggi a Ginevra sale sul podio finale in maglia gialla in veste di vincitore della settantesima edizione del Romandia. Ora Apeldoorn e il Giro d’Italia sono sempre più vicini.
fonte direttaciclismo.it (Stefano Zago)