Della serie “dove eravamo rimasti”, riparte la giostra del ciclismo e anche l’Inbici Cycling Team InBici torna in sella. Sara Falco, coordinatrice del progetto “race” e del settore training camp, spigola tra realismo ed ottimismo.
Training Camp Spagna Costa Blanca
A Gennaio e Febbraio pedala con la tua bici
dove si allenano i campioni del Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta Espana
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Sara, qual è la sua visione su questa complessa convivenza con il Covid?
“Non c’è dubbio che l’emergenza pandemica abbia generato un’atmosfera difficile per il nostro sport. Tutto si è fermato, ma soprattutto c’è ancora qualche dubbio su come si ripartirà. Le incognite ci sono, ma vedo anche tanta voglia di rimettersi sui pedali ed il settore, come hanno dimostrato le prime gare di luglio, ha tutte le risorse per ripartire”.
Parlaci del tuo team, avete un motto?
“Il motto è ” full gas “. Io ho un mio pallino: la presenza femminile, che oggi è senz’altro buona, ma che cerchiamo sempre di far crescere. Abbiamo oltre trenta tesserati che si identificano nei valori della nostra policy, ovvero la voglia di aggregazione, l’amore per il ciclismo smarcato dall’agonismo e da qualsiasi esasperazione”.
La visione del presidente Acsi Borgna ed il futuro delle gran fondo: un parere?
“Il futuro delle gran fondo comincia a sgretolarsi e, probabilmente, la pandemia completerà quel naturale processo di selezione che era già in atto nell’era pre-Covid. Il settore va inevitabilmente verso l’eccellenza, mentre per le manifestazioni non strutturate ed organizzate con superficialità la vita sarà sempre più difficile. Credo che in futuro il format “gran fondo” verrà rimodulato con eventi meno agonistici. Più che vere competizioni immagino un festival adatto ai giovani, ai ciclo-amatori e agli accompagnatori. E poi vedo un ciclismo sempre più legato a doppio filo alla promozione dei territori e alla bicicletta come volano per aprire nuovi mercati della vacanza. Un ciclismo che parla di peculiarità culturali, di eno-gastronomia, insomma un mix di agonismo e cicloturismo. Un nuovo lifestyle della bici”.
Progetti imminenti?
I nostri progetti, a causa del Covid, sono stati rivoluzionati. Inbici Top challenge, che era il nostro circuito di riferimento, è stato rinviato al 2021. A giugno abbiamo deciso di organizzare alcuni Training Camp, ovvero delle sessioni di allenamento che permette ai ciclisti di ritrovarsi, aggregarsi e condividere la loro stessa passione. Il primo è stato fatto a Riccione dal 18 al 21 giugno, in totale sicurezza, aperto solo a 20 iscritti. Siamo ripartiti alla grande dalla nostra regione (l’Emilia-Romagna) ed abbiamo avuto anche l’onore di ricevere la visita a sorpresa del Ct Davide Cassani che, nel giorno della ripartenza, non è voluto mancare. Il prossimo appuntamento è fissato a Misano Adriatico dal 30 luglio al 2 agosto e poi a Bormio per scalare Re Stelvio.
E la filiera della bike-economy?
“Sull’onda del bonus-biciclette molte aziende sono ripartite subito alla grande ed anche il rischio di assembramenti nei luoghi pubblici ha generato un effetto virtuoso sull’intero settore perché la gente ha capito che, mai come in questa epoca, è molto più sicuro pedalare in bicicletta anziché servirsi dei mezzi pubblici. Io penso che, paradossalmente, il mondo del ciclismo esca rafforzato da questa pandemia e, come ci indicano anche molti indicatori economici, vedo ancora la bicicletta come uno dei segmenti d’investimento più efficaci per chi si occupa di turismo, di territorio e di ecologia”.
A cura di Elena Pellegrini per ACSI ciclismo