Jasper Philipsen si impone di forza allo sprint nella 111a edizione dello Scheldeprijs, classica nell’intermezzo tra il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, che presenta qualche tratto di pavé. È la quarta vittoria del 2023 per il velocista belga, la 27a della carriera, confermandosi corridore adatto anche alle corse di un giorno.
Corsa animata sin dai primissimi chilometri da una fuga a sette composta da due italiani, Giulio Masotto (Team Corratec) e Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), oltre a Ceriel Desal, Josh Kench, Ruben Apers, Bram Dissel e Vincent Hoppezak.
Il gruppo tiene la situazione sotto controllo, non facendo superare i tre minuti di vantaggio ai battistrada. Quando mancano 50 chilometri alla conclusione, il plotone tiene a bagnomaria gli attaccanti attorno ai 45-50 secondi di distacco.
Fuga che si spezza, rimangono davanti solo Apers, Desal, Dissel e Ridolfo ed il loro tentativo si esaurisce ad appena cinque chilometri dall’arrivo, con la Soudal Quick-Step che si rende protagonista con un grande lavoro di Tim Declerq per Fabio Jakobsen e le lunghe tirate ad altissima velocità di Mathieu Van der Poel per Jasper Philipsen.
Ed è proprio Philipsen a stravincere in volata, piazzandosi al meglio nelle prime posizioni del gruppo e lanciando la volata a 200 metri dal traguardo, sfruttando al meglio il lavoro di Van der Poel che l’ha portato in pratica fino alla volata finale.
Seconda posizione per l’australiano Sam Welsford del Team DSM, che si conferma in palla dopo le due tappe vinte alla Vuelta a San Juan ed il successo al Grand Prix Criquelion. Terzo Mark Cavendish, per la prima volta sul podio in questo 2023: il campione nazionale britannico dà finalmente dei segni di risveglio.
Il miglior italiano è Giacomo Nizzolo, decimo, mentre si è rialzato negli ultimi metri Matteo Moschetti, che non aveva più benzina.
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