Alexey Lutsenko ha vinto la Serenessima Gravel, la prima corsa professionistica al mondo disputata con bici gravel (pneumatici più larghi e grandi rispetto ai mezzi tradizionali, con più trazione e più confortevoli su sentieri sconnessi).
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Il 29enne si è imposto dopo quasi 100 km di fuga solitaria, attaccando dopo nemmeno 50 km dei 132 km (110 km di sterrato) tra Jesolo (in provincia di Venezia) e Piazzola sul Brenta (in provincia di Padova), affrontando la Greenway fino a Treviso e poi la ciclabile Treviso-Ostiglia lungo il Parco del Sile prima di concludersi a Villa Contarini (tre giri di un tracciato finale di 11 km).
Il kazako, che quattro giorni fa si era imposto alla Coppa Agostoni, ha messo la propria prestigiosa firma su questo evento che fa parte del progetto Ride the Dreamland, che comprende anche il Giro del Veneto (vinto mercoledì dal belga Xandro Meurisse) e la Veneto Classic di domenica (ultimo appuntamento su strada della stagione ciclistica italiana). L’alfiere della Astana ha ottenuto il suo terzo successo stagionale, anche se non verrà conteggiato tra le affermazioni su strada.
L’attacco di Lutsenko è stato secco e ha fatto subito la differenza, all’ottantesimo chilometro aveva già 1’15” di vantaggio sul gruppo e all’ingresso nel circuito conclusivo il margine era salito a 1’45” sui dodici uomini all’inseguuimento. Al traguardo alza le braccia al cielo, precedendo di 41” il drappello regolato da Riccardo Minali (Intermarché Wanty Gobert) davanti a Nathan Haas (Cofidis) e Davide Martinelli (Astana).
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