Sembra giusto usare questa espressione germanica che va significare tutta la forza dei corridori nostri “vicini” al Tour de France. Dominatori incontrastati grazie a ben cinque successi di tappa (tre di Tadej Pogacar e due di Matej Mohoric), di cui tre nell’ultima settimana e a cui potrebbe aggiungersi a Parigi il bis in classifica generale del campioncino della UAE Emirates domenica sera sugli Champs-Elysées, con Maglia a Pois e Bianca incluse.
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E pensare che fino alla vigilia di questa Grande Boucle gli sloveni avevano ottenuto solo cinque vittorie parziali nella loro storia: cominciò Primoz Roglic nel 2017 a Serre Chevalier e lo scorso anno iniziò l’esplosione, ancora con Roglic e poi con Pogacar. E pensare cosa sarebbe potuto succedere se in questa edizione il capitano della Jumbo-Visma non fosse incappato in quella caduta nella terza tappa e che lo costrinse al ritiro alcuni giorni dopo, senza dimenticare che questi due grandi fuoriclasse occupano i primi due posti del ranking mondiale, e la Slovenia si trova al secondo posto nella classifica per nazioni, alle spalle del Belgio.
E’ una “generazione di fenomeni”, come cantavano gli Stadio in un loro celebre brano di qualche anno fa. Il presente ed il futuro del ciclismo mondiale per le corse a tappe e le grandi classiche. Uno stato di forma devastante che mette la Slovenia tra le grandi nazionali in vista delle gare olimpiche su strada a Tokyo. Nazione che è cresciuta molto anche in campo femminile (BTC Ljubljana è l’importante sponsor che con Alé forma un importante Team World Tour) e nel seguito generale. La tappa di Gorizia allo scorso Giro d’Italia percorse un circuito che andò oltreconfine e le strade furono letteralmente prese d’assalto dai tifosi locali, così come quelle del Giro di Slovenia.
Si potrebbe dire che il ciclismo sloveno al maschile ha il suo equivalente femminile nella Nazionale dei Paesi Bassi, vincente sia nelle Classiche che nelle gare a tappe, vedasi ad esempio l’edizione appena conclusa del Giro d’Italia Donne, in cui le olandesi hanno racimolato ben sette vittorie di tappa su dieci disponibili.
E non dimentichiamo quanta importanza ha la vittoria odierna del loro Campione Nazionale Matej Mohoric in casa Bahrain – Merida dopo la perquisizione da parte della polizia francese due sere fa nel loro hotel: “Sospettosi tenete la bocca chiusa, noi pensiamo solo a vincere”. Ed anche Tadej avrà pensato lo stesso quando qualche giorno fa qualcuno ha cominciato a guardarlo di storto per la facilità incredibile con cui riesce a vincere dominando.
E non finisce qui, domani c’è l’ultima cronometro e la striscia può nuovamente allungarsi in vista della grande festa parigina.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata