Non era il favoritissimo, ma ha fatto saltare il banco con una corsa da padrone: c’erano ancora dubbi su Tom Pidcock, da oggi molti meno. Il britannico della Ineos Grenadiers trionfa da campione alla Strade Bianche: parte da lontano, stacca tutti e diventa irraggiungibile per i rivali, cogliendo ovviamente il miglior successo della carriera.
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Tre corridori hanno animato la corsa nella prima parte: Sven Erik Bystrom (Intermarché Circus Wanty), Alessandro De Marchi (Jayco AlUla) e Ivan Romeo (Movistar). Per loro vantaggio massimo vicino ai 5′ sul plotone che ovviamente ha aumentato il ritmo nella fase decisiva della corsa.
Cadute e forature a dismisura, come previsto, ma la calma apparente nel plotone è stata interrotta sul tratto di Monte Sante Marie: all’attacco Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) seguito da Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) ed Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step). Tra i tre in discesa il britannico ha fatto il vuoto e, a mano a mano, è andato a riportarsi sugli attaccanti. Mentre dietro è ovviamente esploso il gruppo, con una caduta a bloccare il già citato Bettiol.
La delusione della giornata è stato l’attesissimo Mathieu Van der Poel che, dopo uno scatto, è rimasto molto indietro e ha salutato le chance di vittoria. Pidcock ha proseguito con la sua azione individuale, alle sue spalle si è formato un drappello di cinque uomini: Attila Valter e Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), Alberto Rui Costa (Intermarché – Circus – Wanty), Matej Mohoric (Bahrain – Victorious) e Valentin Madouas (Groupama – FDJ) che si sono riportati a 10” di ritardo senza rientrare.
In piazza del campo gioia per Pidcock che è giunto a braccia alzate, alle sue spalle Madouas in seconda piazza davanti a Benoot. Quarto Rui Costa, poi Valter. Ottava piazza per il migliore degli italiani, uno sfortunato Davide Formolo (UAE Emirates).
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