Lo splendido scenario delle Dolomiti è pronto per accogliere per il prossimo 2 luglio una nuova edizione della Maratona dles Dolomites, ricca di conferme e novità. In occasione del vernissage ufficiale, svoltosi ieri a Milano presso le Gallerie d’Italia, sono stati svelati i temi e i numeri di questa 36° edizione che sarà dedicata all’Umanité.
Come annunciato lo scorso anno il tema caratterizzante l’edizione 2023 della Maratona dles Dolomites sarà l’Umanité. scritta che campeggia sul logo della 36° edizione e sulla maglia ufficiale, sotto forma di codice a barre. Il rischio è di ridurci veramente così: codificati, classificati, monitorati. Siamo oramai un codice o torneremo ad essere umani? L’interrogativo posto dal comitato organizzatore è più che mai sfidante, in un mondo che rischia di essere travolto dall’invasione tecnologica, che sempre di più detta i ritmi della nostra esistenza. La risposta spetterà ai partecipanti a questo grande evento, tra poco più di un mese.
Dal punto di vista ciclistico i partecipanti si cimenteranno sui consueti tre percorsi: la Maratona con 138 km e 4230 m di dislivello, il Medio con 106 km e 3130 m di dislivello e il Sellaronda con 55 km e 1780 m di dislivello. Lo scenario sarà quello dei passi dolomitici: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau, Falzarego, Valparola, alcuni dei quali percorsi quest’anno in una tappa del Giro d’Italia. Gli ottomila “fortunati”, prescelti a fronte di 27000 richieste, di cui la metà stranieri, beneficeranno dell’assistenza di ben 1500 volontari, fondamentali per garantire l’eccellenza dei servizi di questa manifestazione.
Il tema della sostenibilità ambientale sarà ancora una volta al centro di varie iniziative: confermata la scelta di utilizzare piatti invetroceramica, quest’anno sarà la volta dell’introduzione di bicchieri riutilizzabili al pasta party, riducendo così al minimo la plastica monouso. I Green Angel garantiranno l’assistenza meccanica ai ciclisti lungo il percorso con officine mobili a bordo di auto full electric, mentre la medesima medaglia di partecipazione sarà realizzata dagli artigiani della valle praticamente a mano con materiali naturali. La sostenibilità sarà al centro dell’attenzione anche con la sacca per i pacchi gara concepita dalla Cooperativa Selyn dello Sri Lanka, una borsa 100% cotone da usare e riusare più volte, ecologica e sostenibile, nel rispetto dei diritti di chi ha lavorato per produrla e dello spirito ecologico dei partecipanti alla manifestazione. Anche il gilet Carvico garantirà l’ecosostenibilità con il suo filo di nylon, rigenerato da materiali di scarto pre e post consumer come reti da pesca, fluff dei tappeti e tulle rigido.
Interessante iniziativa anche il “piatto del ciclista” ideato dalla nutrizionista Elena Casiraghi e dallo chef locale Manuel Mangutsch: si tratta di “Mezzelune di segale ripiene di ricotta e porcini su salsa all’ortica, aria all’abete rosso, concassé di pomodoro e formaggio Gran Bracun del maso Lüch da Pcëi”. Questo piatto, esalta la territorialitá dell’Alta Badia, essendo frutto della natura e degli alimenti del territorio locale, e che si adatta perfettamente agli atleti.
A noi appassionati non resta che mettere a punto gambe e cuore per affrontare il lato umano delle Dolomiti. Saranno a nostradisposizione anche il Sella Ronda Bike Day del 10 giugno e il Dolomiti Bike Day del 24 giugno, giorni di completa chiusura del traffico, per preparare l’evento. Ma con la mente siamo già a quell’alba che vedrà il sole accendere i monti Pallidi sopra di noi…
Foto di Michele Bazzani
a cura di Michele Bazzani – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata