Mauro Vegni ha provato a punzecchiare gli attuali fuoriclasse del grande ciclismo, stuzzicandoli con la suggestione della mitologica accoppiata Giro-Tour nello stesso anno.
L’ultimo corridore ad aver vinto le due grandi corse a tappe nello stesso anno è stato Marco Pantani nel suo magico 1998, ma ormai sono passati 23 anni dalle gesta del Pirata e ancora non si intravede un fenomeno che voglia cercare il colpaccio che consacra all’immortalità del pedale. Il direttore della Corsa Rosa ha lanciato un messaggio nemmeno tanto velato a Tadej Pogacar, il trionfatore delle ultime due edizioni della Grande Boucle.
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Il fenomeno sloveno, che a luglio inseguirà la tripletta consecutiva in terra transalpina, ha avuto modo di rispondere alla “provocazione” in un’intervista concessa a ESPN Brasil. Il 23enne è stato molto chiaro su quali siano i suoi piani attuali e su quali potrebbero essere gli scenari per le prossime stagioni: “Sarebbe un grande rischio fare Giro e Tour la prossima stagione. Sono ancora molto giovane e non ho mai fatto due Grandi Giri nella stessa stagione. L’obiettivo è quindi quello di provarci l’anno prossimo. Magari andrò al Tour e alla Vuelta nel 2022, poi potrò fare l’accoppiata Giro-Tour nei prossimi due o tre anni“.
Il balcanico non tenterà dunque l’accoppiata nella stagione che inizierà a breve. La scelta dell’alfiere della UAE Emirates è comprensibile visto che deve ancora scoprire tanto dal suo corpo e per il momento preferisce non azzardare. Tadej Pogacar ha già però l’idea della doppietta Tour-Vuelta, che forse appare più gestibile a livello di calendario e di fatiche fisiche. Magari lo vedremo sulle strade del Bel Paese nel 2023 o nel 2024: la possibilità di entrare nel mito sembra potere stuzzicare il ribattezzato Pikachu, ma non è una necessità che appare impellente e l’età è tutta dalla sua parte.
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