L’atleta del Team Beltrami TSA – Marchiol ha preso parte alle prime due gare disputate nel suo Paese
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In attesa che anche in Italia (verso fine luglio) ricomincino le gare di ciclismo, in alcune parti del mondo si stanno disputando le prime competizioni successive al blocco totale determinato, nel mese di marzo, dalla situazione di emergenza sanitaria globale.
È il caso della Slovacchia, dove sono già andate in scena, fra giovedì e domenica, due gare in circuito (per professionisti e dilettanti) alle quali ha preso parte anche Matus Stocek, atleta slovacco classe ’99 del Team Beltrami TSA – Marchiol, terminando al sesto posto la prova di ieri, andata in scena su un percorso ricavato nell’aeroporto di Dolny Hričov, e al quindicesimo quella di giovedì, sul circuito automobilistico Slovakaring.
Stocek, alla seconda stagione tra le fila della squadra giallogrigiorossa, si trova in patria dai primi di marzo: a fine febbraio infatti era volato in Turchia per disputare alcune gare con la sua Nazionale, dopodiché la situazione legata al coronavirus ne ha consigliato il ritorno in Slovacchia anziché in Italia. A casa sua, peraltro, Stocek ha potuto allenarsi regolarmente su strada, pratica che non è mai stata vietata dal governo slovacco.
“È stato bello riassaporare il gusto della competizione – le parole di Stocek -, dopo più di tre mesi senza attaccare il numero sulla schiena. Le sensazioni tutto sommato sono state buone, anche se è solo un inizio. Devo dire che, mai come in questo caso, l’importante era partecipare, tornare a un po’ di normalità. Seguo costantemente la situazione italiana, che è stata molto pesante da fine febbraio: emotivamente sono stato parecchio coinvolto da quel che sentivo e leggevo, perché amo l’Italia e spero che la situazione continui a migliorare come sta accadendo nelle ultime settimane. Sarà bello, quando le condizioni lo permetteranno, tornare a correre in quella che considero una seconda casa”.