Tiberi, Pellizzari, Piganzoli. Il tricolore sventola sulle strade del Tour of the Alps.
Il ciclismo azzurro ringrazia. Cresce la nuova pattuglia dei giovani italiani che mordono il manubrio, soffrono il freddo, fanno numeri in salita e pure in discesa e regalano emozioni ai tifosi.
Non si fermano davanti a nulla, Tiberi, Piganzoli e Pellizzari non hanno paura della vecchia guardia, scattano in faccia agli “anziani” del gruppo e hanno voglia di successo. Al Tour of the Alps c’è un Antonio Tiberi maturo. Veste la maglia dei giovani ma sta correndo come un corridore di grande esperienza.
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Le speranze che erano state riposte su di lui, già da quando era juniores, si sono rivelate vincenti. Anche se si era un po’ perso, ora alla Bahrein ha trovato chi gli da fiducia, serenità e gli insegna come correre da campione. Giulio Pellizzari sta disputando un grande Tour of the Alps e con il numero dimostrato a Schwaz e il secondo posto conquistato alle spalle del vincitore Juan Pedro Lopez, attualmente leader della classifica, ha fatto salire le quotazioni del marchigiano.
Il corridore della famiglia Reverberi, nella VF Bardiani ha già in tasca un contratto con una world tour e siamo sicuri che saprà dimostrare le proprie qualità senza dover salire nella massima categoria e dover tirare per qualcun altro. Davide Piganzoli cresciuto alla corte di Ivan Basso da under23 ed ora nel professionismo è corridore deciso, puntuale, senza fronzoli.
Da buon valtellinese va al sodo, promette e fa. Alla partenza da Laives aveva promesso che avrebbe attaccato nella tappa regina, con arrivo a Borgo Valsugana. Lo ha detto e lo ha fatto. E’ stato in fuga con i migliori, e si è guadagnato un’ottima posizione in classifica generale.
C’è speranza con questi tre nel ciclismo tricolore. I ragazzi basta saperli crescere ma soprattutto basta che siano seguiti da direttori sportivi di qualità, Franco Pellizotti, Stefano Zanatta, Roberto Reverberi, tecnici che sanno capire le caratteristiche degli atleti, senza spremerli o buttarli nella mischia nel modo sbagliato. C’è una domani nel ciclismo italiano. E si chiama Tiberi, Pellizzari, Piganzoli.
a cura di Tina Ruggeri – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata
Onore a questi giovani che ci faranno vivere e amare il nostro ciclismo odierno e futuro .