Dieci professionisti, due campioni italiani e un olimpionico. È stata una giornata emozionante rivivere con i protagonisti dei cinque anni più belli della società La Tiesse Spinazzè del ciclismo veneto e italiano del 1981 e il 1985.
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Per i più giovani e per quelli che non c’erano a vivere quell’epoca, è stata la squadra ciclistica dilettantistica che ha di fatto iniziato l’era del ciclismo “professionistico” per organizzazione, staff tecnico, corridori di livello assoluto, ritiri e comunicazione mediatica. Tutto sotto la direzione di Vendramino “Mino” Bariviera, conosciuto come il “Giaguaro” del ciclismo (deceduto il 23 novembre 2001) che è stato il precursore del ciclismo moderno. Bariviera aveva coinvolto due aziende importanti del Trevigiano; La Tiesse di Angelo e Bruno Dal Tio e Gianni Sari e la Spinazzè dei fratelli Gianni e Armando Spinazzè.
Un gruppo che ha capito fin da subito che il ciclismo aveva bisogno di una svolta e di avere strategie coinvolgendo pubblico e appassionati. Tantissime vittorie, record assoluto di tutti i tempi (252 in 5 anni, 64 solo nel 1982) e tanti corridori vincenti e passati al professionismo. Campionati italiani, maglie azzurre, corse a tappe e classicissime: un palmarès invidiabile.
Dopo anni c’è stata la storica reunion a Cimadolmo al “Vecio Morer”. Un abbraccio lungo 40 anni, ricordando aneddoti, vittorie e la memoria di coloro che non ci sono più, da Mino, il “capitano” Carletto Tonon, i corridori Daniele Del Ben, Roberto Toffoletti e Gianni Barazza.
Dopo una breve introduzione di Gianni Spinazzè, presidente della squadra, si sono alternati il fratello Armando e i Dal Tio ringraziando e salutando gli ex corridori e i sostenitori di quegli anni come Gaetano Saccon, Gianfranco Pol, Danilo Pessotto, artefici anche del Circuito degli Assi a San Vendemiano con i migliori corridori professionisti dell’epoca.
I dieci professionisti sono: Carlo Tonon, vittima di un incidente al Tour de France 1984 che lo fece smettere di correre; Renato Piccolo dal 1985 al 1989 che ha vinto il Giro di Toscana 1987 ed è stato olimpionico a Los Angeles 1984 da dilettante ed è stato ai Mondiali di Villach nel 1987 dove arrivò secondo Moreno Argentin. Luigi Furlan che da dilettante vinse il campionato italiano nel 1984, passò per 8 stagioni professionista. Daniele Del Ben, tricolore su strada dilettanti 1982, fu professionista dal 1985-1989: è deceduto per infarto in Brasile, mentre si trovava per lavoro. Giuliano Pavanello fu ‘prof’ dal 1983 al 1985 dopo aver vinto un Giro del Piave e Giro delle Due Province; Mauro Longo è passato dal 1983 al 1987 ed ha vinto il Trofeo Laigueglia del 1986; il friulano Mario Condolo, dopo aver vinto da dilettante la Bassano-Montegrappa e il Giro dell’Umbria, è stato due anni professionista alla Malvor; Giampaolo Fregonese è stato due anni alla Malvor; Claudio Argentin due anni alla Metauro e Federico Longo che dopo essersi aggiudicato il Piccolo Giro dell’Emilia, il Giro dell’Umbria, la Bassano-Montegrappa ed essere arrivato secondo a un campionato italiano dilettanti, fece il professionista per tre anni con l’Alfa Lum e la Del Tongo.
Hanno partecipato alla reunion; Giancarlo Bada (vincitore nel 1982 di 11 corse tra cui Col San Martino e Popolarissima: in totale 16 vittorie), Paolo Bariviera (figlio di Vendramino), Valente Brescacin, Tiziano Brichese (5 vittorie) che adesso fa lo chef, Maurizio Civran (2 vittorie), Mario Condolo, Mario Del Pup (otto vittorie), Gianfranco Favarin, Giampaolo Johnny Fregonese, Graziano Giacomini, Fabio, Federico e Mauro Longo, Gino Marcon, Lucio (2 vittorie) e Renis Mosole (5 vittorie), Ivan Parolin (5 vittorie), Giuliano Pavanello, Renato Piccolo, Claudio Ruffoni (una vittoria), Fabrizio Santantonio (una vittoria), Maurizio Volpato (una vittoria), Flavio Zoppas (figlio dell’ex professionista Pietro), Angelo, il figlio Domenico e Bruno Dal Tio, Armando, Gianluigi e William Spinazzè, Gaetano Saccon, Gianfranco Pol, Danilo Spessotto e Giovanni Ministeri, sindaco di Cimadolmo.
A cura di Sandro Bolognini – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata