Mancano 9 giorni alla Milano-Sanremo. Julian Alaphilippe ha vinto due tappe in Argentina a gennaio, una tappa del Tour of Colombia a febbraio, la Strade Bianche di sabato scorso e la tappa odierna della Tirreno-Adriatico. Ora, come è possibile non fare un pensiero su quella corsa dove il corridore francese è già salito sul podio nel 2017, anno in cui ci fu una volata a tre tra lui, Sagan e il vincitore Kwiatkowski?
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“La Milano-Sanremo non è una corsa paragonabile alla Strade Bianche o a una tappa della Tirreno – afferma il portacolori della Deceuninck-Quick Step – la mia forma è migliore rispetto a due anni fa, inoltre sono più calmo, sono un corridore diverso. Però in quella corsa bisogna farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, e non è facile dopo sette ore in sella. Per la Sanremo abbiamo più frecce nel nostro arco”.
La Deceuninck-Quick Step ha chiuso al quarto posto la cronometro a squadre di Lido di Camaiore, a 37” dalla Mitchelton-Scott. “Abbiamo perso molto tempo nella cronometro a squadre, non è il modo migliore di iniziare una corsa a tappe ma non sono dispiaciuto, l’importante era ottenere un bel successo oggi. Nell’ultimo chilometro Stybar è stato eccezionale, ha chiuso su tutte le fughe e ho potuto ottenere la vittoria nel finale. Questa corsa si deciderà per pochi secondi: io voglio continuare ad attaccare, voglio offrire ancora spettacolo”.
La Deceuninck-Quick Step sta ottenendo un importante numero di vittorie: lo scorso anno ci fu il record assoluto, con 76 trionfi, ma in questa stagione tutto sta girando per il verso giusto nonostante l’addio di due corridori importanti come Niki Terpstra e Fernando Gaviria. Alaphilippe spiega: “Fernando è un amico, Terpstra è un grandissimo corridore, ma noi stiamo lavorando per avvicinarci al numero di vittorie del 2018, anche se non sarà facile”.
Da Pomarance, Carlo Gugliotta per InBici Magazine