Dopo aver visto fuochi e fiamme sulle grandi montagne abruzzesi e sui Muri di Castelfidardo, la Tirreno – Adriatico ha vissuto una giornata di apparente relax nella penultima frazione, la Castelraimondo – Lido di Fermo di 169 km, con un tratto in linea nell’entroterra maceratese e il circuito finale che comprendeva il breve strappo di Capodarco, sede di una storica gara internazionale del Calendario Under 23.
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Ad avere la meglio è stato Mads Würtz Schmidt, Israel – Start Up Nation, in Maglia Verde (secondo in questa speciale classifica dietro al leader della generale Tadej Pogacar). Il corridore danese ha preceduto in una volata ristretta i suoi compagni di fuga Brent Van Moer (Lotto – Soudal), Simone Velasco (Gazprom – Rusvelo), Jan Bakelants (Intermarchè – Wanty Gobert) e Nelson Oliveira. Con loro fino a poco prima c’era anche il lettone della Trek-Segafredo Emils Liepins, staccatosi nell’ultimo giro salendo verso Capodarco.
I big della classifica hanno deciso di lasciare spazio ai velocisti dopo le grandi fatiche nelle tappe di Prati di Tivo e di Castelfidardo, ma gli stessi sprinters hanno sciupato una gustosa occasione per andare a giocarsi la vittoria di tappa il giorno prima della cronometro finale di San Benedetto del Tronto. La fuga ha viaggiato sempre dandosi cambi regolari e non hanno mai avuto la percezione di poter essere raggiunto dal plotone. All’ingresso del circuito finale il britannico Simon Carr (EF Education-Nippo) è rimasto coinvolto in una caduta andando a sbattere contro un cartello stradale posizionato su uno spartitraffico nel tratto in pianura cadendo su un fianco, per fortuna ripartendo dopo alcuni momenti di preoccupazione.
Anche il terzo in classifica, Mikel Landa (Bahrain – Victorious) è stato vittima di un incidente quando mancavano una ventina di chilometri all’arrivo, e forse questo è stato l’episodio che ha permesso ai sei fuggitivi di continuare nell’azione con maggiore tranquillità. Il lettone Liepins sull’ultimo passaggio in salita perde terreno e rimangono in cinque, da qui all’arrivo non ci sono tentativi a sorpresa e si va alla volata, dove Simone Velasco, già secondo ad un GP Capodarco (era l’anno 2015 e si corre su queste stesse strade), fa partire la sua volata da dietro ed è costretto ad una rimonta parziale fino al terzo posto dietro a Mads Würtz Schmidt e Brent Van Moer. Per il danese, giä iridato a cronometro nella categoria Junior nel 2011 (nell’edizione di casa a Copenhagen) e da Under 23 nel 2015 a Richmond (USA) è il primo sigillo stagionale ed il terzo da pro, che mancava da ben cinque anni quando vinse due tappe al Giro di Danimarca.
Il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix) ha regolato lo sprint del gruppo battendo gli italiani Davide Ballerini (Deceuninck-Quickstep) ed Elia Viviani (Cofidis).
A un giorno dal termine è tempo di pensare alla cronometro di San Benedetto del Tronto, dove Tadej Pogacar dovrà amministrare il vantaggio di 1’15” sul belga Wout Van Aert per poter essere incoronato come il re della “Corsa dei due Mari” 2021.
A cura di Andrea Giorgini©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine