Lo sloveno dell’UAE Team Emirates risponde al connazionale Primoz Roglic (vincitore di tappa e leader assoluto alla Parigi – Nizza) andando a prendersi il tappone della Tirreno – Adriatico, 148 km da Terni a Prati di Tivo. Il successo del campione in carica del Tour de France è giunto per distacco ed in solitaria, battendo l’inglese Simon Yates (Team BikeExchange) e il colombiano Sergio Higuita (EF Education-Nippo).
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E’ il giorno della tappa regina alla Corsa dei Due Mari: in meno di 150 km si scalano le salite di Sella di Corno, Passo delle Capannelle (GPM a 1299 metri) e l’arrivo in quota ai 1450 metri di Prati di Tivo, salita di 14,5 km con pendenza media del 7% e massima del 12%, nel cuore del Gran Sasso, in Abruzzo.
La fuga parte subito e vede protagonisti cinque corridori: gli italiani Mattia Bais (Androni Giocattoli – Sidermec) e Marco Canola (Gazprom-Rusvelo), i danesi Mads Würtz Schmidt (Israel – Start Up Nation) ed Emil Vinjebo (Team Qhubeka – Assos), ed il francese Benjamin Thomas (Groupama – FDJ), che arrivano a raggiungere i 9 minuti di vantaggio. Il transalpino resta per alcuni chilometri il leader virtuale della classifica generale, comandata dal belga Wout Van Aert, ed il gruppo lascia fare fino ai -50 quando si mette in testa la UAE Emirates di Tadej Pogacar: lo sloveno comanda la classifica dei giovani ma vuole fare sul serio e punta alla Maglia Blu sulla salita finale. Al GPM di Passo delle Capannelle scollina in testa Würtz Schmidt, che balza al comando della classifica degli scalatori, con lui restano solamente Bais e Thomas.
Sull’ascesa verso Prati di Tivo le scaramucce tra i big iniziano non appena la strada torna a salire sotto le ruote dei corridori ed è Giulio Ciccone, il beniamino di casa, il primo a tentare una sortita dal plotone inseguitore. L’abruzzese viene seguito a ruota da Pogacar ed Egan Bernal e la corsa esplode rendendo durissimo il ritmo scandito sull’ascesa. Un altro scatto vede protagonista Geraint Thomas ma il gallese verrà ripreso e si staccherà trainato proprio da Egan Bernal. Qui ai -5 km dal traguardo c’è lo scatto di Tadej Pogacar, che si rivelerà decisivo: il corridore della UAE Emirates se ne va da solo e poco dopo il britannico Simon Yates, vincitore della Tirreno-Adriatico 2020, si lancia al suo inseguimento. Van Aert si aggrappa con le unghie per restare con gli altri big, dove ci sono anche il brillantissimo Matteo Fabbro con il campione di Colombia Sergio Higuita, il danese Jakob Fuglsang e lo spagnolo Mikel Landa. In testa alla corsa Yates si avvicina a Pogacar e pare che possa andare a riprenderlo ma ai 200 metri il distacco tra i due è ancora di circa 50 metri e permette allo sloveno di conquistare tappa e Maglia Blu. Higuita vince la volata per il terzo posto battendo Landa, mentre Van Aert perde solo 45” da Pogacar. Si tratta del 23° successo in carriera per il vincitore dell’ultimo Tour de France, ed ora ha 35” proprio su Van Aert ed Higuita.
Attenzione ora alla difficilissima tappa di domani: se in Abruzzo si è andati sulle grandi montagne, ora è il momento dei Muri Marchigiani. La Castellalto – Castelfidardo prevede 200 km divisi in due tronconi, con la prima parte pianeggiante e la seconda su è giù per le ripide strade nei pressi dell’arrivo, con vari passaggi su strappi fino al 19%. Tutto ancora può succedere in questa emozionante Tirreno-Adriatico 2021.
a cura di Andrea Giorgini ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine