La terza frazione della Corsa dei Due Mari è ondulata nella prima parte e pianeggiante nella seconda ma un arrivo in volata non è scontato visto anche il rettilineo finale in leggera salita.
PERCORSO
Tappa n. 3 – Monticiano – Gualdo Tadino (219 km)
Tappa ondulata nella prima parte, e sostanzialmente pianeggiante nella seconda. Dopo un breve circuito iniziale a Chiusdino si attraversa il ancora il Senese per Murlo e Asciano prima di giungere a Cortona e poi in Umbria attraverso l’unico GPM di giornata al Poggio della Croce. Ridiscesi su Gubbio si percorrono strade prevalentemente diritte e pianeggianti fino all’arrivo.
Ultimi km
Ultimi chilometri per la prima parte ondulata, e quindi prevalentemente a salire. All’ultimo chilometro si segnala una svolta piuttosto accentuata verso sinistra dove comincia il finale dapprima con ampie curve per finire in rettilineo. La retta finale è in leggera salita con pendenze attorno al 4%. Linea di arrivo su rettilineo in asfalto larga 8 m.
Monticiano
La natura contraddistingue il piccolo paese di Monticiano, sul cui territorio bagnato dai fiumi Merse e Farma si incontrano ben tre riserve naturali provinciali (la Riserva Naturale dell’Alto Merse, la Riserva Naturale del Basso Merse, la Riserva Naturale Farma) e una riserva naturale statale, la Riserva Naturale Biogenetica e di Popolamento animale e vegetale Tocchi. Poco distante si può ammirare la stazione termale di Petriolo, raro esempio di “terme fortificate”, con resti di mura e un’antica torre. Nella zona sono presenti anche due parchi museo: il primo raccoglie installazioni dell’artista svizzero Kurt Laurenz Metzler, l’altro, fondato dal collezionista Mario Ciulli, espone sculture di artisti internazionali. Infine, nel grazioso borgo di Camerata si trova la splendida chiesa di Sant’Agostino, antico eremo in stile gotico, che conserva affreschi attribuiti a Guidoccio Cozzarelli e ai discepoli della scuola senese del Sassetta e di Taddeo di Bartolo, oltre a un frammento di vetrata attribuito a Pietro Lorenzetti.
Gualdo Tadino
Gualdo Tadino è il luogo in cui la natura più rigogliosa dell’Appennino umbro-marchigiano incontra una storia ricca di tradizioni. La cattedrale di San Benedetto, che presenta una meravigliosa facciata romanico-gotica, con rosone magistralmente scolpito e un campanile neoromanico, si trova nel centro storico del paese, che ospita anche numerosi musei (Museo della ceramica, Museo archeologico degli antichi Umbri, Museo regionale dell’emigrazione). Il Museo civico invece è racchiuso nell’imponente Rocca Flea, costruita intorno al X secolo, che è uno degli esempi più significativi di architettura militare medievale. Per gli amanti della natura è impossibile non citare la Valsorda, a più di 1000 metri di quota, rinomata per la fioritura e per i laghetti carsici nelle cui acque vivono ancora oggi la salamandra pezzata e il tritone crestato, oltre che per l’eccezionale offerta di attività sportive e naturalistiche. Dalla Valsorda passa il Sentiero Italia, uno dei trekking più lunghi del mondo.
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