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TOUR, ANALISI OTTAVA TAPPA: VOLATA ANTICIPATA A AMIENS PRIMA DEL PAVÉ


 

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La quiete prima della tempesta, almeno sulla carta. L’ottava tappa del Tour de France 2018 anticipa l’attesa e temuta frazione di Roubaix, con il celebre pavé, e il primo giorno di risposo, in programma lunedì. Ad Amiens, però, ancora spazio per i velocisti.

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Dopo l’arrivo nel tardo pomeriggio della settima, questa frazione dovrebbe concludersi prima delle 4, in netta controtendenza con quanto visto negli ultimi giorni. Ridotta, rispetto alla tappa precedente, anche la distanza: saranno 181 i chilometri da Dreux ad Amiens, sedi di partenza e d’arrivo. Rispettivamente al chilometro 32 e 71 i Gpm di Côte de Pacy sur Eure e Côte de Feuqerolles, entrambi di quarta categoria. Nella seconda parte della tappa spazio ad altri saliscendi (abbordabili), mentre i due sprint intermedi si trovano a La Neuve Grange (km 86) e Loeuilly (km 160, con abbuoni). Nel finale si segnalano due curve insidiose a 200 e 600 metri dal traguardo, ma sarà tutto un affare per sprinter.

 

 

Una festa per tre? Oltre agli organizzatori Peter Sagan e Fernando Gaviria, con il successo di Chartres al party dei nomi più attesi si è autoinvitato anche l’olandese Dylan Groenewegen, terzo incomodo in quella che sembrava potesse essere una sfida a due. Il colombiano e lo slovacco sono a due successi a testa, ma Groenewegen ha dimostrato di essere in forte crescita e di poter sviluppare una potenza fuori dal comune nel finale. Ancora atteso Marcel Kittel: il miglior piazzamento resta il terzo posto nella prima tappa e da lì in avanti ha fatto fatica anche solo a lanciare le volate. Deve fare un netto passo avanti per evitare di chiudere un Tour ampiamente deludente, per quanto visto per ora. Tra gli altri, il nome buono potrebbe essere quello di André Greipel, mentre Mark Cavendish e Arnaud Démare per ora son rimasti lontani dalle posizioni top. Per l’Italia i soliti nomi: Sonny Colbrelli e Andrea Pasqualon proveranno a giocarsi le posizioni buone, pur in un arrivo che sulla carta è troppo agevole per le loro caratterstiche.

 

a cura di Gianluca Santo –iNBiCi magazine

 

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