Damiano Caruso è stato grande protagonista della Embrun-Valloire, diciottesima tappa del Tour de France 2019. Il corridore italiano del Team Bahrain Merida è transitato in testa sull’Izoard, togliendosi così una grande soddisfazione. “Direi che questa fuga è stata un po’ lo specchio di tutta questa stagione – ha spiegato Caruso dopo la tappa – perché credo di aver sofferto davvero tanto: la febbre a 39 al Giro d’Italia, la tappa corsa sotto il diluvio il giorno seguente, le cadute rimediate sia al Giro che qui al Tour: ogni stagione ha i suoi alti e bassi, e anche questa è così”.
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Caruso ha dichiarato di sentirsi davvero motivato oggi: il quotidiano L’Equipe, a firma di Philippe Brunel, ha dedicato al siciliano un’intera pagina, nella quale ha spiegato che il ruolo di gregario fa perdere un po’ la consapevolezza di poter essere anche un uomo in grado di vincere: “Ce l’ho messa tutta, transitare in cima all’Izoard è una bella soddisfazione ma sapevo che non avrei potuto puntare alla vittoria, visto che con noi c’erano uomini come Quintana e Bardet”.
Infine, una battuta su Vincenzo Nibali: “Ribadisco che non è questo il Vincenzo che noi tutti conosciamo, lo ritroveremo al top nei prossimi appuntamenti, ne sono sicuro”.
Da Valloire, Carlo Gugliotta per InBici Magazine