Dopo ben tre tappe sulle Alpi, il Tour de France 2018 si prende un piccolo giorno di riposo. La Bourg d’Oisans-Valence si prospetta come una classica giornata per velocisti: 169 chilometri e due soli Gpm, anche piuttosto facili.
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Dopo la partenza, un tratto in discesa che non dovrebbe creare problemi. Al 30esimo chilometro la Côte de Brie, 2400 metri al 6,9% che dovrebbero solamente rafforzare il vantaggio della fuga. A seguire tanta pianura, con lo sprint intermedio di Saint-Quentin.Sur-Isère, al chilometro 71. Poco dopo il km 100 seconda ascesa, con il chilometro e mezzo della Côte de Sainte-Eulalia-en-Royas al 4,9%. Da qui fino al traguardo qualche tratto in leggera salita, ma terreno comunque favorevole ai velocisti rimasti e ai loro treni. Da sottolineare una leggera ascesa negli ultimi 1500 metri.
Velocisti rimasti, sì, perché le Alpi hanno mietuto vittime illustri tra le ruote veloci: da Cavendish a Gaviria passando per Kittel e Groenewegen, tutti ritirati o fuori tempo massimo. Occasione d’oro, dunque, per la maglia verde Peter Sagan, che da favorito incontrerà la resistenza di corridori come Arnaud Démare e John Degenkolb, ma senza tanti dei protagonisti della prima parte di Tour. Ci possono provare anche Sonny Colbrelli e Andrea Pasqualon, che in uno sprint meno affollato potrebbero puntare anche a posizioni di assoluto prestigio. Magari per tornare a far brillare il tricolore italiano.
a cura di Gianluca Santo –iNBiCi magazine