Dal tappone di ieri ad una giornata più breve ed esplosiva. Ma sempre determinante nella lotta alla maglia gialla: si riparte da Saint-Jean-de-Maurienne per 126 chilometri verso l’arrivo in salita di Tignes. Julian Alaphilippe è sempre in maglia gialla, ma sul Galibier potrebbe essersi rivelato l’avversario più ostico per il francese. La maglia bianca Egan Bernal.
Dal 15 al 22 Febbraio 2025 in Costa Blanca
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La prima parte della tappa non è certo impegnativa, nonostante alcuni tratti vallonati che potrebbero favorire la formazione della fuga di giornata. La Côte de Saint-André (3a categoria, 3km al 7%) al chilometro 24 apre le danze dei gran premi della montagna, seguita a breve distanza dal Monteé d’Aussois (2a categoria, 6 chilometri al 6%) posta al chilometro 37 di corsa. Segue un tratto mosso ma privo di vere e proprie salite che conduce ai piedi del Col de la Madeleine per poco più di 3 chilometri con pendenze sempre piuttosto agevoli. Da qui, però, inizia di fatto un lunghissimo tratto in salita, che porta fino a 2770 metri di altitudine, con un dislivello rispetto alla partenza di ben 2200 metri. Prima della salita vera e propria verso il Col de l’Iseran c’è spazio anche per lo sprint intermedio di Bessans. L’Iseran misura 3 chilometri e ha una pendenza media del 7,5%. Lo scollamento è a 36 chilometri dall’arrivo, suddivisi in 29 di sostanziale discesa e ulteriori 7 in salita. Considerando ciò, è il potenziale spartiacque della tappa e dell’intero Tour: pendenze impegnative e altitudine, per uno sforzo di oltre 10 chilometri oltre il limite dei 2000 metri sul livello del mare, che spesso setaccia anche i gruppetti degli uomini di classifica. Come anticipato, dalla cima una lunga discesa per arrivare alla salita finale, Gpm di prima categoria da oltre 7 chilometri al 7% di pendenza media. Non è il Mortirolo, ma presenta le giuste pendenze per spingere il rapporto e fare la differenza.
Con Alaphilippe ormai in difesa del primato, questa tappa può spezzare definitivamente le sue resistenze. Molto dipenderà dall’atteggiamento dei contendenti e delle altre squadre sull’Iseran, salita che potrebbe anche mandare alla deriva il transalpino, che non è sembrato a suo agio nelle ultime uscite su salite così dure. In prima linea, la Movistar potrebbe tentare la mossa della disperazione con Mikel Landa e Nairo Quintana per provare a farli rientrare in lotta per il podio dopo la sfavillante vittoria del colombiano a Valloire. Il Team Ineos sembra più interessato ad erodere lentamente la resistenza di Alaphilippe, mentre corridori come Pinot, Kruijswijk e Buchmann non sono apparsi brillantissimi nella giornata di ieri, in particolare con questi ultimi che sono sembrati più interessati a difendere un piazzamento di prestigio in classifica piuttosto che provare ad attaccare la maglia gialla. Chi ha in mano le redini della gara? Probabilmente nessuno, anche se la progressione di Egan Bernal sul Galibier ha fatto pensare al leader della classifica dei giovani come potenziale favorito per il successo finale. Ma come gestiranno questa situazione in squadra? Geraint Thomas, con il dorsale numero 1, riuscirà a fare un passo indietro e mettersi a disposizione di un compagno che fino ad ora lo ha sempre staccato in salita, anche considerando che l’ha scavalcato in classifica generale?
a cura di Gianluca Santo per iNBiCi magazine