Terza vittoria di tappa al Tour de France per Rafal Majka (Tinkoff – Saxo) che ha alzato le braccia al cielo sul traguardo pirenaico di Cauterets. Il polacco ha indovinato la fuga giusta staccando poi tutti i compagni di avventura.
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La tappa è stata animatissima fin dai primi chilometri quando se ne sono andati quattro atleti: Michal Kwiatkowski (Etixx – Quickstep), Edvald Boasson Hagen (MTN – Qhubeka), Lieuwe Westra (Astana Pro Team) e Bob Jungels (Trek Factory Racing). Questo poker di atleti ha condotto la corsa per una quarantina di chilometri, prima di essere ripresi grazie al lavoro di Cannondale-Garmin e Lampre-Merida.
Il seguente tratto, che contava ben 3 GPM, è stato affrontato a tutta dal gruppo finché non hanno allungato sette atleti: Rafal Majka (Tinkoff – Saxo), Emanuel Buchmann (Bora-Argon 18) , Thomas Voeckler (Team Europcar) , Steve Morabito (FDJ) , Serge Pauwels (MTN – Qhubeka), Arnaud Demare (FDJ) e Julien Simon (Cofidis, Solutions Crédits), Dopo aver fatto lavorare la squadra Daniel Martin (Team Cannondale – Garmin) ha sbagliato totalmente i tempi, ritrovandosi da solo e affrontando da solo il Col d’Aspin all’inseguimento dei sette.
Sulla salita più attesa di giornata, il Col du Tourmalet, Rafal Majka ha salutato gli altri fuggitivi e se n’è andato in solitaria, andando a conquistare una delle vette più prestigiose del Tour de France. Anche nella seguente discesa il polacco ha mantenuto i nervi saldi, permettendosi poi di affrontare la salita finale verso Cauterets con un margine più che rassicurante. Ancora una volta Daniel Martin non ha trovato il momento adatto per scattare: l’irlandese nipote di Roche ha dovuto di nuovo inseguire Majka, ma nonostante un’ottima gamba si è dovuto accontentare del secondo posto. Ha chiuso il podio il campione nazionale tedesco Emanuel Buchmann.
La sfida fra i big si chiude sostanzialmente con un nulla di fatto: soltanto Bauke Mollema (Trek Factory Racing) ha saputo allungare nel finale guadagnando una decina di secondi sui rivali. Chi ha pagato di nuovo è Vincenzo Nibali (Astana Pro Team). Il siciliano ha mostrato ottimi segnali sul Tourmalet, affrontando la salita sempre in testa con la propria squadra, ma al primo cambio di ritmo, a -5 dal traguardo, ha perso le ruote dei migliori lasciando altri 50” sulla strada. Evidentemente la condizione dello Squalo è ben distante da quella sperata.
Fonte www.direttaciclismo.it
Matteo Pierucci