Il provvedimento era nell’aria, per quanto visto nelle ultime tappe e per la situazione di contagi da Sars-CoV-2 in Francia. Le ultime due salita della quindicesima tappa del Tour de France 2020, in programma domani, saranno interdette al pubblico, in una giornata che si preannuncia fondamentale nella corsa alla maglia gialla. La corsa, sotto un certo punto di vista, potrebbe perdere parte del suo fascino, fatto di pubblico, suoni e colori, ma ASO assieme alla prefettura locale (l’Ain è attualmente una zona rossa) ha comunicato la scelto che comprenderà le ascese a Col de la Biche e Grand Colombier.
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Il percorso
Le asperità si concentrano tutti nei 76 chilometri finali, mentre i primi 98 da Lione sono totalmente pianeggianti. La corsa passerà dallo sprint intermedio di Le Bouchage nel suo percorso verso l’arco alpino, che diventerà assoluto protagonista nella tappa di domani e nei giorni successivi.
Ai meno 76 inizia il Montée de la Selle de Fromentel, un Gpm di prima categoria da 11 chilometri con una pendenza media dell’8%, durissimo in particolar modo nella sua seconda parte con pendenze quasi esclusivamente in doppia cifra, con picchi al 22%. Già qui il gruppo dei migliori potrebbe esplodere in caso di ritmo serrato da parte dei gregari più forti in salita.
Dopo una discesa di circa 10 chilometri i corridori si troveranno davanti i 7 chilometri al 9% di pendenza media del Col de la Biche. Una salita impegnativa in tutta la sua durata, ma con un paio di chilometri centrali che hanno una media superiore al 10%. Già qui non sarebbe una sorpresa vedere uomini di classifica affaticati o staccati, con gli sforzi dei giorni precedenti che potrebbero presentare il conto.
Dalla vetta 27 chilometri distribuiti tra discesa e fondovalle per arrivare ai piedi della salita conclusiva, il Grand Colombier. Ascesa Hors Categorie, con i suoi 17 chilometri al 7% metterà a dura prova i corridori lungo un’ascesa interminabile che richiede anche importanti doti di fondo. Il dato della pendenza media è sottostimato da alcuni tratti pedalabili, ma la salita è quasi sempre attorno all’8-9%, con punte al 12% al quinto e al decimo chilometro. Su queste rampe si potrebbe scrivere una pagina importante dell’edizione 107 del Tour de France.
L’altimetria
I favoriti
Sempre brillante, ma in difficoltà, ormai da giorni in maglia gialla e sulla carta padrone della corsa già da Nizza assieme alla Jumbo-Visma. Primoz Roglic è il favorito per la vittoria di tappa e per la maglia gialla in quel di Parigi: il suo Tour de France passa anche dalla giornata odierna e da una tappa che andrà a testarlo su un terreno diverso da quello visto fino ad ora, con tre salite dure in successione che potrebbero metterlo a dura prova. La gamba, però, gira a meraviglia e per ora in salita si è dimostrato il più forte.
Avversario principale il suo connazionale sloveno Tadej Pogacar. L’astroo nascente della UAE Emirates è colui che per ora è rimasto più vicino a Roglic, ma fino ad adesso non è mai riuscito a staccarlo realmente in un testa a testa all’ultimo sangue che invece potrebbe proporsi nella frazione di domani sull’ultima salita.
Non è l’ultima spiaggia, ma Egan Bernal (INEOS-Grenadier) è chiamato a dare un segnale. Lo scatto di oggi non ha creato grossi problemi agli avversari, ma dopo il tempo perso ieri ha voluto lanciare un segnale. Sulla carta, una frazione più impegnativa potrebbe esaltarne le doti, ma la sensazione è che in questo momento il problema siano le gambe del corridore colombiano.
Date le premesse, questa 15esima tappa potrebbe anche andare a delineare le gerarchie tra i tanti uomini di classifica che in questo momento sembrano tutti molto vicini tra loro. Tra gli scalatori, Mikel Landa (Bahrain-McLaren) e Nairo Quintana (Arkea-Samsic) sono chiamati a lanciare segnali importanti sul loro terreno prediletto, mentre Richie Porte (Trek-Segafredo), Miguel Angel Lopez (Astana) e Rigoberto Uran (EF Pro Cycling) non si sono ancora lasciati decifrare appieno.
Come sempre, in questo genere di tappe, la fuga resta un’opzione più che valida, anche considerando i tanti punti per la maglia a pois messi a disposizione da un percorso di questo tipo. Non è da escludere che qualcuno tra gli attaccanti della prima ora riesce anche ad arrivare al traguardo se il gruppo dovesse concedere ampio margine nei primi 100 chilometri di gara.