Domenico Pozzovivo sarà uno degli italiani che a partire da sabato sarà al via del Tour de France 2020. Lo scalatore lucano è infatti uno degli otto corridori selezionati dalla NTT Pro Cycling insieme al neo campione nazionale italiano Giacomo Nizzolo. Per Pozzovivo sarà il diciannovesimo Grande Giro a cui prenderà parte, ma si tratterà solo della terza partecipazione alla Grande Boucle dopo quelle del 2016 e del 2018.
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Un Tour al quale Pozzovivo arriva con ancora le conseguenze del terribile incidente di un anno fa quando fu vittima di un terribile incidente in allenamento che mise a serio rischio la sua carriera. Una caduta che lo limita ancora così come racconta il lucano alla Gazzetta dello Sport: “Ho ancora quattro placche e più di 20 viti nel solo braccio sinistro. Solo per questo incidente ho subito finora 7 operazioni. Ma sono tornato, con tanto orgoglio per quello che sono riuscito a fare. Il braccio sinistro non ha l’agilità nei movimenti di prima. A seconda del meteo, o su certe strade dissestate, ho fastidio. La spinta della gamba destra inoltre non è ancora simmetrica. Se prima dall’osteopata mi toccava andare una volta al mese, siamo passati ora ad un appuntamento a settimana”.
“In sedici anni fra i professionisti ho subito undici interventi – aggiunge il corridore di Policoro – Ma non sono finiti. A fine stagione dovremo ragionare sul braccio sinistro con l’ortopedico per rimuovere il maggior numero possibile di placche e viti. E cercare un rimodellamento dell’osso per aumentare l’estensione del braccio”.
L’attenzione di Pozzovivo si è poi spostata su quelle che sono le sue ambizioni personali in vista della Grande Boucle: “Non sarò in grado di fare classifica. Non potrò avere la mia solita continuità. Però vorrei lasciare il segno in qualche bella tappa di montagna. Ho fiducia”.