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Parlare di tappe tranquille al Tour de France è sempre una forzatura e la terza stage, la Lorient-Pontivy di 182,9 chilometri, non ha fatto eccezione. Un appuntamento per gli sprinter sulla carta, reso però molto complicato dalle condizioni meteorologiche, dalle strade strette e la grande lotta tra i corridori del gruppo.
Le cadute, da questo punto di vista, hanno caratterizzato ancora una volta la tappa della Grande Boucle. Tra gli uomini coinvolti, a circa 10 chilometri dal traguardo, anche uno dei grandi favoriti per la vittoria finale: lo sloveno Primoz Roglic. Il balcanico è finito a terra sulla sinistra della sede stradale, toccando la ruota di Sonny Colbrelli che gli era davanti, e, all’arrivo, ha perso 1’21” dai primi. Colbrelli, dopo aver mandato a quel paese lo sloveno, ha commentato nel post gara quanto accaduto.
“Ovviamente, non ti piace mai vedere qualcuno cadere. L’incidente con Roglic è stato sfortunato. Il gruppo si muoveva da sinistra a destra sulle strade strette nel finale della tappa. Primoz è venuto dietro di me e ci siamo incrociati fortuitamente ed è stato solo un caso che non sia caduto anch’io. La mia reazione poi è stata più di paura che altro. Mi dispiace davvero per lui, ma non penso che io mi debba vergognare“.
Alla fine della fiera, però, il capitano della Jumbo-Visma sarà costretto a recuperare, tenendo conto che sempre per una caduta ai – 142 km della tappa di ieri il balcanico non potrà contare più sull’aiuto di Robert Gesink, costretto al ritiro.
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