Un capolavoro di Tadej Pogacar. Il corridore sloveno ha praticamente spezzato in due il Tour de France 2021, attaccando a più di 30 chilometri dall’arrivo e dando minuti a tutti i suoi avversari principali. Il successo a Le Grand-Bornand non è arrivato, ma la maglia gialla è tornata sulle sue spalle.
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Una frazione in cui ha dimostrato di essere il più forte di tutti, a dispetto di quanto dicevano i critici rispetto alla sua squadra: “Oggi mi sentivo bene, ho chiesto ai ragazzi di fare un buon ritmo, McNulty e Formolo hanno fatto un gran lavoro”. Ma a sorprendere è la sicurezza con cui si presenta ai microfoni del Tour, quasi senza un filo di stanchezza: “Nessuno riusciva ad andare in fuga all’inizio, ci ho provato anche io. Ma, con questo tempo, mi sentivo bene”.
Pogacar prosegue con la descrizione del momento in cui ha deciso di partire e di scrivere una grandissima pagina di ciclismo: “Prima delle salite mi sentivo molto bene, il tempo era l’ideale per me. Prima dello scatto ho detto ai miei compagni che avrei provato a spezzare in due la corsa, poi sono partito. E ci sono riuscito”.
A stuzzicarlo, le condizioni dei suoi avversari: “Ho visto facce molto stanche prima del mio attacco, penso che la fuga di ieri ed il freddo patito in questi giorni si sia fatto sentire”. Con 4’46’’ sul primo avversario credibile, Rigoberto Uran, ci si chiede se l’unico avversario di Pogacar sia Pogacar stesso. Lo sloveno sorride e in qualche modo conferma: “Può essere. Ma penso ogni giorno a ciò che devo fare per ottenere il risultato migliore”.
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