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Velocità altissima, nervosismo e due cadute generali. Una prima giornata ricca di difficoltà, superata nel modo migliore. Il percorso non era di quelli favorevoli a Vincenzo Nibali, nella tappa inaugurale del Tour de France 2021, ma lo Squalo ha dimostrato gran classe, rimanendo a contatto con il gruppo dei migliori sull’arrivo di Landerneau.
Lo strappo conclusivo, quello della Côte de la Fosse aux Loups, ha visto il plotone principale sgretolarsi a mano a mano, a suon di accelerazioni da parte della Deceuninck Quick-Step che ha lanciato Julian Alaphilippe. Il transalpino, campione del mondo in carica, è andato via in solitaria, conquistando tappa e maglia gialla, ma alle sue spalle è stata battaglia vera con scatti e controscatti anche dei vari Tadej Pogacar e Primoz Roglic.
Nibali ha preferito rimanere nella pancia del gruppo, senza però perdere contatto: difficile trovare un’accelerazione in quel momento, fondamentale, anche in chiave morale, restare attaccato a tutti i big. Come dimostrato nell’ultima uscita, quella del Campionato Italiano di Imola, la condizione è nettamente in crescita.
Con uno stato di forma del genere resta davvero difficile rinunciare al siciliano per Davide Cassani: il commissario tecnico della Nazionale, che lunedì annuncerà la propria squadra per Tokyo 2021, dovrebbe quasi sicuramente convocare il corridore della Trek-Segafredo che tenterà l’assalto alle medaglie in Giappone.
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