Il Tour de France di Tadej Pogacar non è andato per ora come lo sloveno avrebbe sognato. Quando vieni da due successi consecutivi, vittorie su ogni tipo di terreno, quando sei acclamato da pubblico ed addetti ai lavori e sei considerato il favorito assoluto, un secondo posto non può essere un buon risultato.
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Detto questo, di certo non si può dire che Pogacar non sia stato autore di un Tour di altissimo livello, con tre tappe vinte, cinque giorni in Maglia Gialla, classifica giovani già in cassaforte e momenti di onnipotenza ciclistica. Chi invece non sembra essere d’accordo su questo è Eddy Merckx, uno che di successi se ne intende e a cui spesso lo sloveno è stato paragonato.
Il media belga Rbtf ha raccolte le dure critiche poste dal Cannibale a Pogacar: “Fin dall’inizio ho pensato che Pogačar non fosse forte come negli anni precedenti. Ritengo che abbia preparato il Tour meno bene rispetto al passato. Ha corso solo il Giro di Slovenia… Se andiamo a vedere gli allenamenti che hanno fatto i corridori della Jumbo-Visma, un mese di ritiro, penso che la cosa faccia una bella differenza. Per me ha preso alla leggera la preparazione. Quando vinci il Tour facilmente come ha fatto lui, inizi a credere che tu possa fare tutto allo stesso modo”.
Merckx ha poi continuato, criticando anche le scelte di Pogacar all’interno delle tre settimane: “Ha commesso anche errori tattici. Ha inseguito tutti e non credo che il suo direttore sportivo gli avesse detto di farlo. Nella tappa del Granon avrebbe dovuto lasciare andare Primoz Roglič e restare a ruota di Jonas Vingegaard. Già al Giro del Delfinato si era visto che il danese fosse più in forma“.
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