Dopo tre secondi posti consecutivi in altrettante tappe, è finalmente arrivato il successo per Wout Van Aert. Il belga non avrebbe potuto scegliere un modo più spettacolare per trovare il suo primo sigillo in Maglia Gialla. Niente sprint di gruppo questa volta ma un arrivo in solitaria che rimarrà negli annali della corsa.
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Intercettato dai microfoni di Eurosport, il belga ha iniziato scherzando proprio sui suoi secondi posti allo sprint: “Questa volta ho pensato fosse meglio andare da solo, per evitare ogni tipo di rischio”.
Van Aert ha poi raccontato l’attacco corale della Jumbo-Visma che ha portato al suo successo: “Volevamo provare qualcosa sin dalla mattina. Sullo strappo eravamo in posizione perfetta grazie al lavoro di Nathan (Van Hooydonck, ndr.) e Steven (Kruijswijk, ndr,).
“Poi Nathan ha aperto il gas, Tiesj (Benoot, ndr.) ha continuato e ho sentito che l’andatura era già fortissima – ha continuato la Maglia Gialla – dalla radio ci hanno detto che stavamo facendo danni nel gruppo e che dovevamo andare a tutta fino in cima”.
Poi ci ha pensato lui in prima persona: “Sono riuscito a scollinare da solo. Lì non sapevo se aspettare Yates e Vingegaard che erano alle mie spalle. Poi ho pensato che andando da solo avrei anche aiutato i miei compagni a non tirare in gruppo e allora ho deciso di soffrire in solitaria per 10 km. La prima vittoria in Maglia Gialla è incredibile”.
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