Non è arrivato il ribaltone in classifica generale, ma Tadej Pogacar ha dimostrato comunque di esserci assieme ad un’ottima UAE Emirates: nella diciassettesima tappa lo sloveno in cima a Peyragudes si prende il terzo successo parziale al Tour de France 2022, il nono della carriera alla Grande Boucle. Esulta lui, ma festeggia anche Jonas Vingegaard: ancora difesa da maestro per il danese, sempre più Maglia Gialla.
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Primo tratto di gara trascorso a velocità davvero folli. Scatti, controscatti, media superiore ai 50 km/h e fuga che non è andata via. La situazione è cambiata sul Col d’Aspin, primo GPM di giornata: attacco in due per Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) che hanno guadagnato una trentina di secondi su Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), Daniel Martinez e Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers), Bob Jungels (AG2R), Dylan Teuns (Bahrain-Victorious), Simon Geschke e Pierre-Luc Perichon (Cofidis), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert), Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost), Quinn Simmons e Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Pierre Latour (TotalEnergies), Christophe Juul-Jensen (BikeExchange-Jayco), Carlos Verona e Gregor Mühlberger (Movistar), Andreas Leknessund e Chris Hamilton (Team DSM).
Nel frattempo però il gruppo non ha lasciato andare i fuggitivi: nel drappello dei migliori si è messa a tirare la UAE Emirates che a mano a mano è andata a riprendere tutti gli attaccanti, distruggendo totalmente il plotone grazie al lavoro di un Brandon McNulty in versione super. Gli unici a resistere al ritmo dello statunitense sul Col de Val Louron-Azet sono stati il compagno Tadej Pogacar e la Maglia Gialla Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma).
I tre hanno approcciato insieme l’ultima ascesa verso Peyragudes: il tutto si è andato a risolvere nella volata conclusiva nella quale Pogacar ha battuto nettamente Vingegaard, in controllo in chiave classifica. Terza piazza per McNulty, eccezionale, poi più che bravo Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), lanciato verso il podio finale di Parigi.
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