Il ciclismo purtroppo non riesce ancora a recuperare del tutto la sua immagine, stravolta dai tantissimi casi di doping arrivati negli ultimi trent’anni. Ogni volta che arriva una prestazione leggermente superiore alle aspettative, di conseguenza giungono anche diverse insinuazioni.
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È il caso della Jumbo-Visma, strepitosa in questo Tour de France 2022, con Jonas Vingegaard a dominarlo e Wout van Aert vincitore di tre tappe, compresa la cronometro di ieri, proprio davanti al compagno di squadra danese.
Successivamente alla gara un giornalista ha tirato fuori una domanda inopportuna sul doping al belga e la risposta è stata rabbiosa: “Non voglio nemmeno rispondere, è una domanda di merda. È una domanda che torna ogni volta che qualcuno vince il Tour. Perché ora stiamo rendendo a questi livelli dobbiamo difenderci? Non capisco. Abbiamo lavorato duramente per questo. Il ciclismo è cambiato e non mi piace che dobbiamo continuare a rispondere a queste domande. Siamo controllati in ogni momento, non solo al Tour de France, ma tutto l’anno, vengono a casa. Non facciamo altro che allenarci. Se guardiamo a come il team è cresciuto negli anni, non è un risultato venuto dal nulla”.
Sulla stessa questione è intervenuto Vingegaard: “Siamo completamente puliti, tutti noi all’interno della squadra. Ve lo posso garantire, nessuno di noi prende nulla di illegale. Siamo stati così forte grazie alla nostra preparazione. Abbiamo fatto degli stage in altura come nessun altro. Abbiamo fatto tutto il possibile a livello di materiali, di allenamento e di nutrizione. Siamo la migliore squadra in questo ed è per questo che dovete fidarvi”.
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al di la degli evidenti errori tattici di Pogacar nella tappa 11 e che gli sono costatiun pesante ritardo se andiaso a vedere