Un combattivo Alberto Bettiol ha provato a mettersi in luce nella diciannovesima tappa del Tour de France 2023. L’alfiere della EF Education-Easypost è riuscito a beccare la fuga giusta verso Poligny, ma senza trovare il successo, chiudendo all’ottavo posto.
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Perso il treno che ha visto protagonisti fino al termine Matej Mohric, Kasper Asgreen e Ben O’Connor, l’azzurro ha provato a mettersi in proprio, trovando collaborazione con l’altro azzurro Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), ma il loro tentativo di riprendere i primi non ha funzionato”.
“Non riesco a capire come i primi tre siano riusciti ad arrivare al traguardo – ha detto Bettiol ai microfoni della Rai – dietro di loro collaboravamo in otto, alcuni di loro i migliori al mondo nelle corse di un giorno. Posso fargli solo i complimenti“.
Il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 pensa però positivo, soprattutto in chiave futura: “Sono contento che io e Matteo Trentin ci siamo ritrovati nel gruppo buono, è un segnale in vista del Mondiale. Eravamo una fuga di tanti corridori, Matteo era sicuro che si sarebbe spezzettata; quando siamo andati all’inseguimento, ho seguito le sue parole“.
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