La volata di ieri, ormai, è alle spalle. Il Tour de France 2018 si dirige a grandi passi verso la terza settimana con la 14esima tappa, da Saint-Paul-Trois-Châteaux a Mende, per un totale di 188 chilometri classificati come collinari, con un arrivo durissimo ma di difficile lettura.
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Poche difficoltà altimetriche nei primi 70 chilometri, sostanzialmente pianeggianti. Da qui, però, ben quattro Gpm da affrontare, anche se nessuno di prima categoria o Horse Categorie. La Côte du Grand Châtaingnier aprirà le danze, con un chilometro al 7,4% di media che però dovrebbe risultare ininfluente ai fini della gara. Da lì lungo tratto in leggera ascesa, che al chilometro 119 porterà al Col de la Croix de Berthel, 9 chilometri pedalabili e costanti al 5%. Breve discesa poi in successione il Col du Post sans Eau, 3 chilometri al 6% con le pendenze più impegnative nella seconda parte. Da lì, a 44 dall’arrivo, discesa, un falsopiano ascendente e poi altra discesa verso Mende. A 4 dall’arrivo lo strappo della Côte de la Croix Neuve: 3 chilometri al 10%, durissimi, con una fase centrale tutta in doppia cifra. Dallo scollinamento al traguardo ancora 1200 metri che possono ribaltare le carte in tavola.
Cosa e chi attendersi? Come anticipato, difficile a dirsi. La fuga, in primis, potrebbe trovare il benestare del gruppo, anche considerando che il Team Sky ha preso in mano le redini della corsa e non sembra considerare essenziale la corsa alle vittorie di tappa. Tra i big, però, andrà sicuramente in scesa un’aspra battaglia, anche con distacchi che potrebbero risultare significativi, proprio a causa delle pendenze. Per ora la maglia gialla Geraint Thomas non sta mostrando segni di cedimento e potrebbe trovare terreno adatto alle proprie caratteristiche. Per quanto visto negli ultimi giorni, però, attenzione a Tom Dumoulin, che potrebbe far valere la propria potenza, mentre Chris Froome non sembra al 100% e questo, per lui, potrebbe essere uno spartiacque fondamentale in ottica vittoria finale, considerando che al momento il leader è sul suo compagno Thomas. Tra gli altri, fari puntati su Daniel Martin, mentre tra i Movistar le migliori sensazioni le ha offerte Mikel Landa, nonostante gli acciacchi della tappa sul pavé. Valverde, però, potrebbe piazzare la stoccata su un traguardo che lo potrebbe favorire, al pari di Roglic e Bardet che al momento occupano quarta e quinta posizione in classifica, proprio davanti al già citato Landa. Incognita un Quintana fino ad ora sempre a ridosso dei primi ma mai allo stesso livello.
a cura di Gianluca Santo –iNBiCi magazine