Un duello sempre più appassionante che ha acceso la parte finale della prima tappa sulle Alpi: era attesa un’altra sfida diretta tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar sul Grand Colombier, ma ancora il distacco tra i due è stato minimo e la situazione in classifica generale è rimasta quasi la medesima.
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Per una volta Pogacar è stato troppo attendista: ha frenato il suo istinto di protagonismo e non ha scattato da lontano. Oggi è stato lui a dominare e a gestire la corsa con la sua squadra, ma si è limitato a partire solo all’interno dell’ultimo chilometro per fare la volata finale e guadagnare in tutto appena otto secondi sul danese compreso l’abbuono.
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Visto quanto il corridore della Jumbo-Visma ha accusato il cambio di ritmo dello sloveno, è lecito chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se il due volte vincitore del Tour de France avesse attaccato prima: rendendosi conto delle difficoltà del diretto rivale avrebbe potuto metterlo ulteriormente in difficoltà, guadagnare ancora più secondi e prendersi la maglia gialla in vista delle prossime due frazioni.
Questa tattica prudente da parte di Pogacar può essere legata anche al fatto che ci sono altre due tappe particolarmente dure nei prossimi due giorni e ci sarà quindi ancora occasione per mettere in difficoltà Vingegaard: si tratta però di due frazioni che avranno più dislivello rispetto a quelle di oggi e quindi si prestano di più a uno scalatore puro come il capitano della Jumbo-Visma. La risposta la darà la strada, ma la sensazione è che oggi Tadej potesse osare qualcosa in più per far cedere il suo avversario.
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