Splendida vittoria per l’australiano nella tappa conclusiva del Tour de France 2019: battuto Groenewegen, Bonifazio si prende il podio di giornata, anche Trentin nei 10. Apoteosi per Bernal
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Chiude in bellezza Caleb Ewan, che conquista la 21esima e ultima tappa del Tour de France 2019 sul viale degli Champs Élysées e si consacra velocista di riferimento di questa edizione della corsa: l’australiano della Lotto Soudal ha centrato la terza affermazione di questa sua prima Grande Boucle, sbucando sul lato destro della strada a bruciare tutti i rivali, a partire da Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) che a sua volta veniva fortissimo sulla sinistra. A centro strada stavano battagliando Niccolò Bonifazio (Total Direct Énergie) e Maximiliano Richeze (Deceuninck-Quick Step), che hanno chiuso rispettivamente terzo e quarto, davanti a Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) che aveva lanciato lo sprint per primo ai 250 metri. Per Bonifazio un risultato che impreziosisce la propria partecipazione al Tour: anche per lui era la prima volta.
Proseguendo con l’ordine d’arrivo, André Greipel (Arkéa-Samsic) si è piazzato sesto, Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) settimo, e poi troviamo ancora Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Nikias Arndt (Sunweb) e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), solo decimo dopo essere partito con sensibile ritardo, essendo un po’ chiuso. Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) si è piazzato 11esimo, Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert) 13esimo, e solo 18esimo ha chiuso Elia Viviani, che a un certo punto ha perso il treno Deceuninck (e ne ha approfittato Bonifazio, che nell’ultimo chilometro si è messo astutamente a ruota di Richeze), rinunciando di fatto a sprintare dopo essersi trovato intruppato nelle retrovie. Uno dei più attesi della giornata era Alexander Kristoff (UAE Emirates) che però nell’ultimo chilometro ha avuto un problema meccanico e si è dovuto sfilare.
Da Rambouillet a Parigi sono stati 128 km con finale come sempre sul circuito dei Campi Elisi, impreziosito quest’anno da uno scenografico passaggio all’interno del cortile del Museo del Louvre. Prima parte della tappa dedicata ai consueti festeggiamenti, tra brindisi vari e foto ricordo, in un clima da allegra scampagnata domenicale. Sul circuito la battaglia si è accesa, e a 52 km dalla fine si sono mossi Omar Fraile (Astana) e Tom Scully (EF Education First), raggiunto poco dopo da Jan Tratnik (Bahrain) e Nils Politt (Katusha-Alpecin); altri corridori hanno mancato l’aggancio col trenino, che ha raggiunto un vantaggio massimo di mezzo minuto, ma non ha mai avuto speranze di giungere al traguardo. E infatti la fuga è stata annullata tra i -15 e i -12, con Tratnik ultimo a essere ripreso.
Nel finale guai meccanici per Colbrelli, aiutato da Vincenzo Nibali a rientrare in gruppo, e poi anche per uno sfortunatissimo Michael Matthews (Sunweb), mentre ai 6 km c’è stato un tentativo di contrattacco di Greg Van Avermaet (CCC), che però non è durato troppo.
Il Tour de France 2019 si chiude con la vittoria di Egan Bernal (Team Ineos) che si è preso il caldo abbraccio del pubblico parigino nella serata della Ville Lumière, nella quale ha potuto festeggiare con tutta la famiglia. Bernal precede di 1’11” il compagno di squadra Geraint Thomas; terzo gradino del podio per Steven Kruijswijk (Jumbo) a 1’31”. La top ten prosegue con Emanuel Buchmann (Bora) a 1’56”, Julian Alaphilippe (Deceuninck) a 3’45”, Mikel Landa (Movistar) a 4’23”, Rigoberto Urán (EF) a 5’15”, Nairo Quintana (Movistar) a 5’30”, Alejandro Valverde (Movistar) a 6’12” e Warren Barguil (Arkéa) a 7’32”. Primo italiano Fabio Aru (UAE), 14esimo a 27’07”.
Le varie maglie: settima (record di sempre!) verde nelle ultime 8 edizioni per Peter Sagan; Romain Bardet (AG2R La Mondiale) conquista la maglia a pois della classifica a punti; Egan Bernal si porta ovviamente a casa pure la bianca dei giovani. Classifica a squadre appannaggio della Movistar. Bel premio di consolazione per Julian Alaphilippe, che ha ricevuto il riconoscimento come Supercombattivo del Tour.
fonte cicloweb.it