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L’edizione 2020 del Tour de France entrerà nella storia, oltre che per quello che si vede in corsa, per tutto il suo contorno determinato dalla pandemia globale di SARS-CoV-2, che tra le altre cose in queste settimane sta tornando a numeri importanti in Europa e soprattutto in Francia.
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Il primo giorno di riposo ha dato l’opportunità all’organizzazione di effettuare un giro di tamponi obbligatori ai corridori e ai membri delle squadre, per salvaguardare la salute degli atleti e lo svolgimento della gara senza il rischio di un focolaio diffuso in seno al gruppo. Già nella giornata di oggi sono stati effettuati i test, ma i risultati si dovrebbero sapere solamente domani: in caso di esito positivo, infatti, si provvederà ad effettuare un nuovo test proprio domattina per scongiurare il rischio di un falso positivo.
Solamente a quel punto l’organizzazione prenderà le decisioni più adatte. In caso di due positività in una squadra la formazione dovrebbero essere esclusa dalla corsa e considerando la situazione francese e il tanto pubblico presente sulle strade negli ultimi giorni non può certo essere esclusa a priori questa ipotesi.
La speranza, ovviamente, è che la corsa possa svolgersi senza problemi fino a Parigi, ma l’incertezza è alta. Al momento non ci sono linee guida per decretare il risultato valido dopo un determinato numero di giorni di corsa pur senza arrivare all’ultima frazione. L’obiettivo resta quello di riuscire a portare a termine la corsa in sicurezza senza rischi di sorte per i corridori e tutti coloro che sono coinvolti, grazie alle varie “bolle” e all’utilizzo di tutte le precauzioni del caso, a partire dalla distanza di sicurezza e l’uso delle mascherine fino ad una corretta igiene delle mani.
L’attesa, dunque, è per domattina alle 10, quando si dovrebbero conoscere i risultati definitivi dei test, compreso anche il secondo tampone da effettuare in caso di un primo risultato positivo. Nella speranza che tutti i corridori possano ripartire da Île d’Oléron per la decima tappa del Tour de France 2020.
