Tom Dumoulin di cronometro se ne intende: l’olandese è stato campione del mondo e due volte medaglia olimpica della specialità. Però, anche per lui, che ha lasciato il professionismo l’anno scorso, quello che abbiamo visto ieri nella sedicesima tappa del Tour de France è stato qualcosa di unico.
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Le parole dell’ex Jumbo-Visma nel programma Vive le Vélo di Sporza: “Abbiamo assistito alla migliore cronometro di sempre nel ciclismo. Prima di tutto a causa del vantaggio che Vingegaard ha preso su tutti gli altri. Ma ho anche guardato la sua discesa e le parti pianeggianti ed è stata davvero una cronometro porno. È stata fantastica da vedere. Ha guadagnato molto tempo in salita, la sua potenza doveva essere incredibilmente alta. Ma anche le sue discese e le sue curve erano semplicemente sublimi“.
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Guardando a Pogacar: “Non era come a La Planche des Belles Filles nel 2020. Allora aveva una frequenza di pedalata più alta, questa volta pedalava un po’ più pesante. E ho trovato molto discutibile la scelta del cambio di bicicletta. Quando ci si ferma si deve poi riprendere velocità. Interrompi il tuo ritmo. Se fosse stata una vera salita come La Planche des Belles Filles, allora si poteva fare. Ma si è rivelata non essere la scelta giusta per i corridori che hanno cambiato. Non conosciamo il motivo per cui ha cambiato bici. Forse ha un problema fisico, quindi non era a suo agio su quella da cronometro“.
Pensando all’attenzione che ci hanno messo le due squadre: “Al momento, la Jumbo-Visma è la migliore squadra al mondo in tutto. Fanno tutto in modo così strutturato e preparano tutto così bene, specialmente in una giornata come questa, a cronometro. Le bici di Vingegaard e Van Aert sono realizzate anche senza vernice per risparmiare 150 grammi. Ho la sensazione che in UAE siano un po’ meno vicini a quella perfezione. Tutto sommato, fa la differenza. Ma, per essere chiari, non di un minuto e mezzo. Quello è stato principalmente grazie alle gambe di Vingegaard”.
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