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Dopo il Tourmalet, il Tour de France non molla la presa con un’altra tappa sui Pirenei che potrebbe infuocare la lotta per la maglia gialla, per ora salda sulle spalle di Julian Alaphilippe. La 15esima frazione presenta un percorso di 185 chilometri, quattro gran premi della montagna e un finale da cardiopalma verso Foix.
Partenza veloce da Limoux, con una cinquantina di chilometri agevoli. Probabilmente qui dovrebbe formarsi la fuga di giornata, con la prima ascesa che dovrebbe accogliere una situazione già delineata: i 7 chilometri del Col de Montsegur, con una pendenza media del 6%, non dovrebbero creare grandi problemi, nonostante la salita sia contrassegnata come seconda categoria. Intriganti i 75 chilometri conclusivi, che di fatto non presentano pianura. In primis con il Port de Lers, Gpm di prima categoria con oltre 11 chilometri al 7%. Ancora più impegnativo il Mur de Péguère: 9 chilometri all’8%, ma con gli ultimi 3 chilometri che non scendono mai sotto il 10, attestandosi su pendenze del 12-13%. Qui, con un forcing organizzato, si possono scavare differenze difficili da colmare anche per la vicinanza al traguardo, anche considerando gli abbuoni in tempo ai primi tre a transitare in vetta. Dopo un lungo tratto in discesa, la salita conclusiva verso i Prat d’Albis. Ben 12 chilometri, con una prima metà difficile per provare ad attaccare e una seconda più agevole per dilatare i distacchi. In totale, 12 chilometri al 7%, che però possono scavare distacchi importanti.
Dopo la frazione del Tourmalet, non possiamo più sottovalutare Alaphilippe. A questo punto della corsa, il transalpino non può e non deve porsi limiti, pensando al podio finale e, perché no, portare a casa una maglia gialla completamente inaspettata. Chi sono, a questo punto, i rivali principali? Thibaut Pinot sembra il più brillante in salita, mentre ci sentiamo di mettere Steven Kruijswijk un gradino sotto. Entrambi, però, sono chiamati a recuperare terreno. Devono recuperare anche Geraint Thomas ed Egan Bernal, con il primo che si è staccato nella giornata di ieri e deve provare ad invertire subito la tendenza per rientrare in corsa per la vittoria. Il secondo, invece, non è apparso abbastanza brillante da staccare tutti, ma può sfruttare il gioco di squadra. Restano in corsa per le prime posizioni della classifica Mikel Landa ed Emanuel Buchmann, pur con alcune incognite ad accompagnarli. Per tutti gli altri, il Tour potrebbe essere finito per quanto riguarda la lotta al podio e alla vittoria. O almeno, queste sono le sensazioni dopo la prima vera tappa di alta montagna. Il trend sarà confermato?
a cura di Gianluca Santo per iNBiCi magazine