La seconda edizione del Giro di Svizzera femminile raddoppia il numero di tappe, passando da due a quattro. Ma a differenza delle frazioni dello scorso anno, disputate in pianura, si va sulle montagne tra il Liechtenstein ed il Canton Grigioni, dal 18 al 21 giugno.
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La prima tappa è una sorta di “criterium” in notturna sulle strade di Vaduz, la capitale del piccolo Principato del Liechtenstein. Qui è previsto un circuito di 4.6 km da ripetere dieci volte e che assegnerà la prima Maglia Gialla dedicata alla Classifica generale, con uno strappetto da percorrere a metà di ogni tornata ed un dislivello positivo di circa 60 metri. Anche la seconda tappa ha sede di partenza ed arrivo qui, ma è una cronometro individuale di 25.6 km sullo stesso percorso della gara maschile, che si concluderà nello stesso giorno, ovvero domenica 19 giugno. Un tracciato non facile essendo ricco di tratti “mangia e bevi”, soprattutto nella seconda parte.
Lunedì si saluta il Liechtenstein per la tappa numero tre, con destinazione Chur, la Capitale del Cantone Grigioni. La frazione va inizialmente verso nord, attraversando il paese di Gais (GPM di 1° categoria) ed Appenzell; dopodiché si torna verso il principato transitando per il GPM di St. Luzisteig (3° categoria), dove mancano solo venti chilometri prima del traguardo nel cuore di Coira.
Infine arriviamo alla tappa regina, di breve lunghezza (“solo” 98.5 km), con arrivo in salita a Lantsch/Lenz. Il tracciato inizia pianeggiante fino a Landquart, dove si svolta a destra ed iniza il falsopiano che porta alla cittadina di Klosters. Qui comincia la prima salita di giornata, verso i 1626 metri di Davos Wolfgang (1° categoria). Da qui fino all’attacco dell’ascesa finale c’è un lungo falso piano che tende inizialmente a scendere e poi risale attraverso il paesino di Wiesen e poi a Tiefencastel. La salita di Lantsch/Lenz misura 6900 metri ed ha un dislivello di 520 metri, e la cui pendenza media risulta del 7.5%. Molto suggestiva è la location dell’arrivo, situata all’interno dello stadio del Biathlon, sede di gare internazionali inserite nella coppa del mondo.
Nella startlist sono presenti atlete del calibro di Jolanda Neff, Sina Frei e Linda Indergand, le tre atlete entrate un anno fa nella storia del ciclismo elvetico quando riuscirono ad occupare l’intero podio della prova olimpica di Mountain Bike a Tokyo 2020. Con loro ci sono l’italiana Martina Alzini per le volate e la australiana Rachel Neylan con la tedesca Clara Koppenburg (seconda sul Mont Ventoux pochi giorni fa alle spalle di Marta Cavalli) sulle salite per la Cofidis, Soraya Paladin per Canyon-SRAM, Lucinda Brand e Letizia Paternoster alla Trek-Segafredo, Ilaria Sanguineti alla Valcar-Travel & Service (reduce dal successo di sei giorni fa alla Dwars Door Het Hageland in Belgio) e Floortje Mackaij alla DSM, che schiera anche Francesca Barale e la tedesca Liane Lippert. Tra le altre partecipanti di rilevante importanza ci sono anche Marta Bastianelli, Martina Fidanza e Lisa Klein, mentre è assente la vincitrice dell’edizione scorsa Lizzy Armitstead, in attesa del secondo figlio.
Tutte le quattro tappe saranno trasmesse in diretta su GCN/Eurosport con il commento di Ilenia Lazzaro.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata