Si è conclusa senza particolari acuti in chiave azzurra la prima corsa World Tour della stagione maschile di ciclismo: il Tour Down Under. Non c’erano grandi aspettative per il Bel Paese in terra australiana e infatti non sono arrivati successi o piazzamenti di rilievo in chiave classifica generale.
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La prestazione migliore l’ha messa in strada Elia Viviani. Il campione olimpico di Rio 2016 ha trovato una buona volata nella terza tappa, chiudendo secondo alle spalle di un inarrestabile Sam Welsford. Alla ricerca della migliore condizione il velocista della Ineos Grenadiers che vuole riscattare un 2023 non eccezionale con un anno olimpico super.
Sempre in casa Ineos e sempre riguardante il discorso pista, in gara c’era anche Filippo Ganna che, come annunciato, non è stato protagonista: poche settimane di allenamenti e per il piemontese obiettivo iniziare a testare la gamba in una stagione lunghissima. Tanto lavoro per i compagni al momento, arriveranno giorni da capitano.
Per la classifica generale il migliore degli azzurri è stato un positivo Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), abile a chiudere diciassettesimo a 1’02” da Stephen Williams. Un buon segnale nel suo primo vero anno da professionista.
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