NIZZA – Che soddisfazione per Alexander Kristoff in una giornata perfetta per la UAE Team Emirates: dopo il trionfo di Valerio Conti al Trofeo Matteotti arriva anche la sua vittoria nella prima tappa del Tour de France, insieme alla maglia gialla. La prima assegnata in questo anno 2020, l’anno del Covid-19. E quindi una maglia gialla a dir poco storica. Come al solito, la conferenza stampa post tappa si svolge in videoconferenza: in realtà non è una novità per la corsa francese, visto che ogni anno vi è la possibilità di fare domande al vincitore e alla maglia gialla sia dal media center che dalla zona dell’arrivo, ma quest’anno bisogna mantenere la distanza, quindi si lavora solo dalla sala stampa.
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“A 33 anni questa vittoria significa davvero molto per me sono orgoglioso di aver vinto oggi, è la prima maglia gialla della mia carriera – spiega Kristoff – sono davvero orgoglioso e domani mi godrò questa giornata in giallo. Non sono stato coinvolto nelle cadute che hanno caratterizzato questa tappa ma ho visto molte persone finire a terra. Come squadra, abbiamo lavorato anche per cercare di far stare Pogacar davanti: nel finale ho seguito Sagan e sentivo di avere delle ottime gambe, quindi negli ultimi metri è andato tutto bene”.
Il corridore norvegese divide il merito della vittoria tra le sue gambe e la sua bicicletta: “Non so descrivere il feeling che ho avuto. Durante gli allenamenti mi sono trovato molto bene con la mia nuova bici e sono felice di aver confermato questo feeling. Ho faticato molto nelle ultime settimane, soprattutto al Delfinato e durante il ritiro in altura prima del Tour, e non immaginavo di stare già così bene”.
Kristoff, nonostante la maglia gialla, non dimentica gli appuntamenti futuri: “Il mio obiettivo principale è sempre quello di fare bene sia al Giro delle Fiandre che alla Parigi-Roubaix a ottobre. Più a breve termine, vorrei finire il Tour de France. La maglia verde? Sarà un’edizione molto particolare di questa corsa, quindi vedremo con il passare dei giorni”.
Articolo a cura di Carlo Gugliotta, inviato a Nizza per il Tour de France