Il grande ciclismo torna nella penisola arabica con il Tour of Oman. Da domani, 11 febbraio, saranno cinque giorni in cui ce ne sarà per tutti i gusti, con la difficoltà delle tappe che andrà progressivamente verso l’alto.
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Se la prima tappa rappresenta l’unica vera occasione per i velocisti, le altre quattro frazioni avranno tutti finali in salita. Seconda leggera, dalla terza si fa sul serio con il Jabal Haat, poco più di quattro chilometri vicini all’8%. Saliscendi nella quarta tappa con chiusura sulle Yitti Hills, il finale promette spettacolo sul Jabal Al Akhdar con 5,7 chilometri al 9,9%.
La Soudal-Quick Step affiderà le proprie speranze a Jan Hirt, che lo scorso anno si fece notare con la vittoria finale. Al suo fianco si rivedrà Fausto Masnada, che cercherà perlopiù di mettere a posto la gamba in vista del Giro d’Italia da correre al fianco di Remco Evenepoel. Chance da capitano per Davide Formolo in maglia UAE Team Emirates, mentre l’Astana avrà dalla sua Alexey Lutsenko, a caccia del terzo successo su queste strane. Al suo fianco Marc Cavendish, che vuole vestire la prima maglia da leader nello sprint della prima tappa.
Saranno dunque cinque giorni assai interessanti in Oman, dove le tante salite presenti ci potranno dire qualcosa in virtù del proseguimento di questa stagione che si preannuncia assai frizzante.
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