Era il Team Manager del Team Doltcini-Van Eyck Sport, attivo nel ciclismo femminile, ed è stato trovato senza vita nelle scorse ore. Marc Bracke era la figura più importante nello staff della squadra belga, ma su di lui negli ultimi anni è piombata addosso l’accusa di abusi sessuali da parte di alcune sue atlete e per la quale l’UCI lo ha condannato ad una squalifica di tre anni.
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Il corpo del 53enne dirigente fiammingo è stato trovato nella sua abitazione di Avelgem, nelle Fiandre, e stava scontando l’ultimo anno e mezzo di squalifica. Una notizia che ha fatto scalpore e che è stata ripresa da molti colleghi di Marc, come il franco-spagnolo Denis Gonzales, che da anni fa parte del Team basco Bizkaia – Durango, e ha così commentato: “Il mio amico Marc ci ha lasciati. Riposa in pace”.
Le denunce nei suoi confronti sono arrivate dalle atlete Marion Sicot (Francia) e Sara Youmans (Stati Uniti), secondo le quali Bracke chiedeva esplicitamente foto in bikini delle cicliste che sarebbero entrate a far parte della squadra. Una reputazione andata in frantumi per il manager belga, impossibile da sopportare, tanto da essersi dichiarato sempre innocente respingendo ogni accusa. Anche un tribunale francese lo aveva scagionato, dando la colpa ad un fraintendimento provocato dalla scarsa conoscenza dell’inglese.
Così recita in italiano un post sui canali Social dell’azienda di abbigliamento sportivo Doltcini: “Con grande tristezza anche Doltcini riceve la notizia della morte improvvisa di Marc Bracke.
Marc ha lavorato come ex team manager del team femminile Doltcini – Van Eyck Sport T per alcuni anni a stretto contatto con la nostra azienda di abbigliamento.
Mandiamo alla famiglia, in particolare alla sua ragazza Shana, agli amici e ai conoscenti le condoglianze per la dipartita di Marc”.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata