Era nell’ aria l’odore della vittoria per il T°Red Factory Racing – Hardskin nel velodromo di Praga e dopo la vittoria ieri di Alex Verardo a Pordenone è arrivata la vittoria di Francesca Selva nell’ inseguimento individuale davanti alla compagna di squadra Giorgia Fraiegari andando così ad occupare i due gradini più alti del podio.
Un risultato importante quello di Francesca Selva che ha conquistato la vittoria sul Levriero inseguitore, una bicicletta progettata e sviluppata per ridurre al minimo l’impatto aerodinamico con telaio realizzato con tubazioni proprietarie in una superLega di acciaio niobio e completamente realizzata sulle misure e la miglior posizione di rendimento funzionale e aerodinamico dell’atleta. Acciaio si ma con tecnologie, test e verifiche anche in galleria del vento raffinate e sofisticate. Il risultato di francesca Selva (che per dare un dato quantitativo ha realizzato un tempo di 6 secondi più alto del quartetto della Repubblica Ceca che ieri, in condizioni climatiche e di temperatura ben più favorevoli, ha segnato sulla pista di Praga il record nazionale) premia il lavoro di studio e progettazione che l’ azienda T° Red Bikes ha effettuato in questi anni e che giorno per giorno ottimizza e migliora i materiali per esaltare le caratteristiche dei singoli atleti.
Ottima prestazione di Facu Lezica che in una scratch tiratissima prima conquista il giro e in volata cede solo a Mattia Pinazzi e Daniel Babor aggiudicandosi la terza posizione dopo un buon settimo posto nella corsa a punti del mattino.
“Sapevamo che le ragazze stavano crescendo e la vittoria di Francesca Selva davanti a Giorgia Fraiegari ne è la prova – ha detto Romolo Stanco il progettista e Team Principal di T°RED FACTORY RACING – HARDSKIN TEAM – lasciamo Praga con una vittoria, quattro secondi posti e due terzi posti un bottino ottimo direi, visto gli atleti in campo. Per me che disegno e progetto le biciclette realizzate in “factory” da T° Red bikes, la vittoria nell’ inseguimento di Francesca ha un valore doppio, non so da quanti anni una bici in acciaio non vinceva in velodromo in un evento internazionale elite ma il raffinato lavoro di progettazione, ottimizzazione del telaio e dei componenti per avere la posizione più efficace nel rapporto rendimento/aerodinamica unite a simulazioni CFD e test in galleria del vento hanno contribuito a ottenere quello che per noi è un punto di partenza, non il risultato finale. Francesca non ha avuto ancora modo di provare il prototipo della Falcon, avrà modo nei prossimi mesi di confrontarle, provarle. Andiamo avanti con gli allenamenti e i test con il morale alto sapendo che possiamo far bene negli impegni autunnali che ci aspettano.”