Nell’ultimo mese la svizzera Linda Zanetti è stata la protagonista assoluta in casa UAE Development Team: vittoria all’EPZ Omloop Borsele, vittoria alla seconda tappa del Gracia Orlova e vittoria al GP Ticino. Ma la sua vittoria più importante è la sua capacità di non arrendersi mai. Infatti dietro il suo sorriso c’è lo spirito di una donna determinata che ha ben chiari i propri obiettivi. E, di certo, non si accontenta e ha la consapevolezza di essere solo all’inizio di un percorso. Nonostante sia molto giovane (lei è nata nel 2002), la carriera di Linda racconta di una ragazza capace di adattarsi, mettersi in gioco e affrontare nuove sfide. L’abbiamo intervistata alla vigilia del Tour de Bretagne, una gara nella quale parteciperò insieme a Yuliia Biriukova, Anastasia Carbonari, Beatrice Caudera, Elisabeth Ebras e Sophia Zwaan.
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Linda, le tue ultime gare sono state fantastiche: hai vinto una tappa al Gracia Orlova e hai lottato per la classifica generale.
“Mi spiace perché sono caduta proprio all’ultima tappa e ho dovuto ritirarmi. Peccato. Però sono contenta, perché ho dimostrato di avere fatto un passo avanti rispetto all’inizio della stagione e di essere migliorata anche rispetto all’anno scorso. Infatti al Gracia Orlova ho corso bene anche in tappe non adatte alle mie caratteristiche.”
E credo che ci sia stato anche un ottimo lavoro di squadra.
“Esattamente. Le mie compagne del UAE Development Team hanno fatto un ottimo lavoro. Gara dopo gara ci stiamo conoscendo e stiamo capendo quali sono le qualità di ogni singola ragazza. Questo è meraviglioso. Ora sappiamo “chi può fare cosa” e questa consapevolezza ci permette di gareggiare con maggiore qualità”.
Siete anche diventate amiche o siete soltanto ‘colleghe di lavoro’?
“Siamo anche diventate amiche. Tutte le atlete della UAE Development Team sono tutte molto gentili, hanno un buon carattere e sono aperte a nuove amicizie. Mi trovo molto bene.”
Questo è molto positivo e credo sia molto utile soprattutto nei momenti difficili. A proposito, ci sono stati dei momenti difficili in questa stagione?
“Se devo essere sincera, pensavo di iniziare meglio la stagione. Dopo le gare in Spagna, in Croazia e in Italia (Trofeo Ponente in Rosa), non ero molto soddisfatta. Sai, credo di avere bisogno di partecipare a qualche gara prima di essere in forma. Sapevo che potevo andare più forte, ma non riuscivo a dimostrarlo.”
E invece grazie al tuo impegno e al tuo lavoro sei migliorata. Quale è stato invece il momento più bello di questo 2023?
“La vittoria all’EPZ Omloop van Borsele. Non credevo che potessi vincere. Fino alla linea d’arrivo temevo che il gruppo potesse riprendermi e invece ho vinto. Una gioia indescrivibile.”
Sei stata bravissima: vincere a Borsele non è facile, è una gara in cui nel 2018 ha vinto anche una campionessa come Elisa Balsamo che arrivò in prima posizione davanti a Lorena Wiebes. A proposito di World Tour, la cosa interessante del progetto UAE è che le atlete del Development Team possono gareggiare insieme alle atlete del UAE Team ADQ. Tu hai gareggiato a Scheldreprijs con il UAE Team ADQ.
“Sì, è stata una bella gara, perché Chiara Consonni ha conquistato la seconda posizione.”
Tu come ti sentivi?
“Ero molto contenta di correre a Scheldeprijs e nello stesso momento ero un po’ agitata. Non ho avuto difficoltà, perché so come lavora il UAE Team ADQ, perché l’anno scorso ho gareggiato in quella squadra”.
Un’esperienza importante.
“Sì, non credevo che grandi campionesse come Marta Bastianelli e Mavi Garcia potessero essere così gentili con me che ero la più piccola del gruppo. Tutte le atlete mi hanno insegnato qualcosa e per questo devo ringraziarle”.
La tua è una storia molto interessante, Linda. Tu hai iniziato con la MTB e adesso invece gareggi su strada. Perché questo cambiamento?
“Io ho iniziato a correre in MTB a 11 anni nel Velo Club Monte Tamaro, una piccola squadra vicina a casa mia. Quando avevo 17 anni, ho iniziato a correre anche su strada nella nazionale svizzera, è stata una bella esperienza. Quando lo scorso anno ho avuto la grande opportunità di gareggiare con UAE Team ADQ, ho accettato”.
E adesso gareggi per UAE Development Team, un progetto innovativo nel mondo del ciclismo femminile. Adesso sono trascorsi tre mesi dall’inizio della stagione e credo che la tua opinione sia molto importante. Nessuno meglio di te può spiegare se questo progetto è valido, perché hai gareggiato l’anno scorso con una squadra World Tour. Cosa ne pensi di questo progetto?
“Dopo tre mesi, posso dire che il progetto sta funzionando. Come ti ho detto prima, io ho bisogno di partecipare a tante gare per entrare in forma e per fare esperienza. Quest’anno ho già partecipato a più gare rispetto all’anno scorso e in questo modo tu puoi crescere senza l’ossessione del risultato, perché gli obiettivi di una squadra World Tour sono diversi dagli obiettivi di una squadra di sviluppo. Ora posso crescere. E, allo stesso tempo, a differenza di altre squadre continental, sai che alla UAE Development Team la possibilità di gareggiare per una squadra World Tour non è così lontana. Questo dà grande motivazione e ti spinge a fare sempre meglio”.
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