La ciclista canadese Rachel McKinnon ha vinto sabato scorso il mondiale su pista riservato alle categorie Master. Si tratta di un successo storico, in quanto, come riporta il sito Bikelive.it, si tratta di un atleta transgender, ed è la prima volta che un transessuale riesce a conquistare un titolo iridato. La McKinnon si è imposta nella categoria che raggruppa le ragazze da 35 a 44 anni durante i mondiali che si stanno svolgendo a Los Angeles.
Training Camp Spagna Costa Blanca
A Gennaio e Febbraio pedala con la tua bici
dove si allenano i campioni del Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta Espana
Scopri di più
Chiaramente, si tratta sì di una vittoria storica, ma anche controversa. McKinnon, nato maschio biologico, ha vinto l’oro nella finale sprint contro la ragazza olandese Carolien Van Herrikhuyzen. Nel dopo gara, la McKinnon ha affermato di essere il primo atleta transgender a vincere un campionato del mondo.
L’americana Jennifer Wagner, che è arrivata terza, ha criticato la partecipazione della McKinnon ai campionati del mondo, mentre la commentatrice inglese Katie Hopkins ha parlato di “follia” da parte dell’UCI nel premiare un transgender al mondiale femminile, in quanto la McKinnon non avrebbe dovuto competere in quella gara.
Tantissimi sono i post sui vari social network che criticano la scelta di premiare una ragazza che era nata maschio, vincitrice di una gara femminile, ma l’UCI non sembra avere intenzione di fare marcia indietro a tal proposito. Probabilmente, in futuro, dovranno nascere i campionati del mondo per il “terzo sesso”?
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine